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FESTIVAL Germania

A Oldenburg si premia la creatività

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Inizierà domani e terminerà il 16 settembre la 14esima edizione del Festival Internazionale di Oldenburg, una vetrina dedicata ai giovani talenti del cinema tedesco. Accanto al classico German Independence Award (GIA) per il miglior film tedesco (trofeo del valore di 8000€ che incoraggia l’audacia cinematografica, accompagnato da un aiuto per il sottotitolaggio in inglese) si aggiunge il nuovo Premio Otto Sprenger, che per la prima volta ricompenserà un film per la sua estetica innovativa ed i suoi temi inediti.

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I candidati al GIA di quest’anno sono i seguenti : l’austriaco Heile Welt (Mad World) [+leggi anche:
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di Jakob M. Erwa, vincitore all’ultimo Festival Diagonale; Autistic Disco, in cui Hans Steinbichler (Hierankl, Winterreise [+leggi anche:
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) mette a confronto l’idealismo sociale dei personaggi con i sentimenti individuali; Underdogs di Jan Hinrik Drevs, presentato in avant-première mondiale; Für den unbekannten Hund di Ben e Dominik Reding, che uscirà in Germania l’8 novembre, e, infine, Die Unerzogenen (The Unpolished) [+leggi anche:
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, primo film di Pia Marais, che le ha valso un premio Tigre VPRO a Rotterdam. Gli ultimi tre titoli sono i nominati dell’anno per il Premio Otto Sprenger.

Tra le altre opere in programma ci sono la coproduzione franco-tedesco-kazaka Ulzhan [+leggi anche:
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di Volker Schlöndorff, con Philippe Torreton e lo svizzero David Bennent ; i film francesi La Disparue de Deauville [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio diretto dall’attrice Sophie Marceau che vede protagonista Christophe Lambert, e Pardonnez-moi [+leggi anche:
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, opera prima di Maïwenn le Besco interpretata da Pascal Gregory; oltre ad alcune produzioni tedesche, come Alte Freunde di Friedemann Fromm, con Jürgen Vogel e Marie Bäumer, o Ein spätes Mädchen di Hendrik Handloegten.

Oldenburg presenta inoltre dei documentari, una sezione battezzata Midnite Xpress, che si interessa alle produzioni considerate provocanti, che "fanno muovere il cinema", una retrospettiva consacrata a Abel Ferrara, e ancora la finestra "Brave New World", dedicata a delle simpatiche utopie.

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(Tradotto dal francese)

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