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USCITE Italia

L'imperatore ragazzo e la guerriera

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Romolo Augusto non è un semplice ragazzo, ma l’ultimo imperatore romano. Della sua storia si sa poco, solo che regnò per breve tempo, fino a quando venne fatto prigioniero da Odoacre il Goto e imprigionato a Capri. Cosa sia accaduto veramente all’imperatore ragazzo nessuno lo sa. Lo scrittore Valerio Massimo Manfredi prova a immaginare quale sia stato il suo destino. Lo fa in un libro, “L’ultima legione”, pubblicato in 44 paesi, che Doug Lefler ha trasformato in un film epico.

Prodotto da Raffaella e Marta De Laurentis, Tarak Ben Ammar e Harvey Weinstein (produttore esecutivo), L’ultima Legione, un’esclusiva per l’Italia di Rai Cinema, esce domani 14 settembre in 250 sale. Il film è una libera interpretazione del libro, dove la storia di Romolo Augusto (Thomas Sangster), si mescola ora ad avvenimenti storici, ora al mito. Ben Kingsley è Ambrosino, lo sciamano mentore e tutore del giovane Cesare. Colin Firth, invece, è Aurelio, il comandate della quarta legione invicta, incaricato di difendere l’imperatore da Odoacre (Peter Mullan) e portarlo in salvo in Britannia. Al suo fianco anche la bellissima Aishwarya Ray, nei panni della guerriera Mira.

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“Certo il mio Aurelio è un po’ più rigido del personaggio interpretato da Firth – racconta Valerio Massimo Manfredi, che ha lavorato al soggetto del film, anche se ha frequentato poco il set –. Il mio è un eroe tragico che crede fermamente in un mondo che sta crollando e avrebbe dato vita ad un film diverso. Ben Kingsley, invece, è perfetto nel ruolo di Ambrosino, così come Thomas Sangster nel ruolo del cesare bambino. Ricordo ancora quando sul set gli insegnavo a leggere in latino la profezia della spada, “Un taglio per difendere, uno per sconfiggere, per la mano di colui che è destinato a regnare”.

Ancora una volta al centro della storia c’è il mito di Excalibur, la spada magica. “Il mito è una creazione potente – spiega ancora Manfredi -. Tanto potente da essere immortale. E’ questo il segreto del suo successo anche nel cinema, dove cresce sempre di più la voglia di mito. Credo che le persone oggi si sentano smarrite in questa società dove il singolo è umiliato nella sua individualità. Ma ricordiamoci che in fondo ad ognuno di noi si nasconde sempre un eroe”.

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