27/09/2007

Lo dicono i migliori psicologi del lavoro: permettere ai dipendenti di vestirsi in maniera casual un giorno alla settimana aumenta la produttività. Se per di più decidiamo di portarli in gita e rinchiuderli in un hotel per una intensa giornata di dinamica di gruppo il risultato è garantito.

Casual day è sicuramente una delle sorprese della sezione Zabaltegui del 55 Festival di San Sebastián. Max Lemcke, regista spagnolo dal nome esotico, dimostra inoltre di essere un gran regista di attori, aiutato da un gruppo di talento, composto, tra gli altri, dal premiato con la Concha di Plata 2006 al miglior attore Juan Diego e il vincitore del Goya a miglior attore 2005 Luis Tosar.

Casual day è però un film corale, in cui le storie si incrociano e si snodano tra il presente dei personaggi ed il loro tribolato passato. La morale? Nessuna, la vita secondo Lemcke è priva di morale, la digità è un retaggio del passato, e il rispetto un fastidio che impedisce agli esseri umani di sviluppare il talento personale. Nonostante questo, Casual day non è un film cinico, ma sicuramente è brutalmente iper realista.

Prodotto in collaborazione con Tele 5 e la ETB basca, Casual day è carne da festival, ma allo stesso tempo una buena promessa al box office. In sala in Spagna dal prossimo mese di ottobre, e sicuramente a breve nei cinema d’Europa.