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FESTIVAL Italia

Un Network per il nuovo cinema europeo

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Al pari di festival di più antica tradizione, anche la Festa di Roma non si limita al ruolo di vetrina: come Rotterdam con l’Hubert Bals Fund, Cannes con la Cinéfondation, e Salonicco con il Balkan Film Fund, anche Roma vuole essere terreno fertile per la nascita dei talenti di domani, e per la crescita dei giovani autori.

A questo scopo, New Cinema Network – spiega la coordinatrice Teresa Cavina – “sostiene i produttori indipendenti, li aiuta a trovare i fondi necessari a completare i loro progetti, e coadiuva i giovani registi che cercano di realizzare l’opera seconda”.

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Anche se non mancano nomi importanti come Tsai Ming-liang e Chantal Akerman, la mission è rivolta soprattutto ai registi emergenti. In particolare, accanto ai progetti internazionali la Festa ha scelto quest’anno di dedicare un focus specifico al giovane cinema europeo, selezionando 14 progetti di opere seconde con la speranza di vederli presto sul grande schermo. Intanto il pubblico può ammirare l’esordio, spesso sorprendente, di queste giovani promesse.

A cominciare dai quattro italiani selezionati: i documentaristi Agostino Ferrente (L’orchestra di Piazza Vittorio [+leggi anche:
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) e Giovanni Piperno stanno lavorando insieme al primo lungometraggio di fiction, Le cose belle; Domenico Distilo, che con il saggio di diploma Inatteso ha partecipato al Forum del Festival di Berlino, prepara Quando gli elefanti combattono. E Mohsen Melliti, l’autore del recente Io, l’altro, ha messo in cantiere Returning to Haifa.

Tra i titoli più attesi, Klass [+leggi anche:
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di Ilmar Raag (scelto per rappresentare l’Estonia agli Oscar, e premiato a Karlovy Vary), il sorprendente Voleurs de chevaux [+leggi anche:
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del belga Micha Wald (presentato all’ultima Semaine de la Critique a Cannes), e Retrieval [+leggi anche:
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del polacco Slawomir Fabicki, molto premiato in patria e all’estero.

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