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FESTA DI ROMA New Cinema Network

Ilmar Raag dall’Estonia a Parigi

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Nell’anno che consacra il cinema estone (premiato a Venezia con Sügisball [+leggi anche:
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di Veiko Õunpuu), anche Roma si affaccia sul Baltico, presentando Klass [+leggi anche:
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di Ilmar Raag. Il film – vincitore a Karlovy Vary del Label Europa Cinema – ha scosso il pubblico del New Cinema Network per la violenza (soprattutto psicologica) della messa in scena, raccontando il bullismo quotidiano di una scuola superiore come tante.

L’epilogo (tragico) ricorda il Michael Moore di Bowling for Columbine – o Elephant di Gus van Sant – a dimostrazione dell’universalità del tema: “fatti come questi succedono ovunque, negli Stati Uniti come in Finlandia o in Lituania”, ha spiegato il regista agli spettatori, ricordando i motivi anche autobiografici che l’hanno convinto a esordire con questo durissimo ritratto dell’adolescenza: “mi sento in colpa per il mio comportamento da ragazzo, quando di fronte a episodi del genere stavo a guardare, senza intervenire”. A differenza di Kaspar (Vallo Kirs), che per difendere il “debole” Joosep (Pärt Uusberg) diventa vittima dei compagni di classe.

Se la storia complessiva (e specialmente il finale) non è reale, i singoli fatti che la compongono sono tutti documentati: “ho chiesto a quindici ragazzi sotto i 18 anni di raccontarmi le loro esperienze, e sullo schermo non c’è che una minima parte dei racconti che ho raccolto. E non i più inquietanti”.

Aspettando di sapere se Klass, scelto per rappresentare l’Estonia nella corsa all’Oscar, tradurrà la propria candidatura in nomination, il 39enne Ilmar Raag prepara il secondo lungometraggio, One More Croissant, un melodramma “molto vicino al cinema di Almodóvar, ispirato alla vicenda personale di mia madre, e a come un viaggio a Parigi l’abbia cambiata, strappandola alla depressione. Sarà un film toccante, sull’incontro di due personaggi disperati, che impareranno molto l’uno dall’altro.”

Al New Cinema Network per chiudere il budget dell’opera seconda (circa 1,6mln di euro), il regista estone può contare sui produttori di Amrion, sul sostegno del Media Plus Programme (40mila euro), dell’Estonian Film Fundation (32mila euro), del Cultural Endowment of Estonia e dell’Eff Media Desk.

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