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PRODUZIONE Francia

Ghost: un thriller politico per Polanski

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Dopo aver rinunciato alla megaproduzione Pompei, Roman Polanski ha deciso di rinnovare la sua collaborazione con lo scrittore britannico Robert Harris adattando il suo ultimo romanzo, Ghost. Prodotto dal regista e i suoi complici abituali Robert Benmussa e Alain Sarde, il film, che esplorerà i retroscena della politica (con un protagonista che presenta strane similitudini con Tony Blair) e della guerra al terrorismo, sarò girato il prossimo autunno.

Pubblicato il mese scorso, il romanzo di Robert Harris racconta le disavventure di Michael James McAra, un "ghostwriter" specializzato nelle autobiografie di pop-star e di celebrità dello sport. Chiamato all'improvviso dal suo editore per riprendere il lavoro di un collega, morto annegato, sulle memorie di Adam Lang, ex primo ministro britannico in pensione, lo scrittore si trova ad affrontare diverse difficoltà: un volume di 600 pagine, un interlocutore potente e termini molto stretti per la consegna di questo lavoro che il suo editore annuncia come "le prime rivelazioni integrali, e dall'interno, di un leader sulla guerra al terrorismo".

A libro quasi terminato, il protagonista scopre che Lang è coinvolto in un'inchiesta del Tribunale penale internazionale sui crimini di guerra, accusato di aver autorizzato il rapimento in Pakistan, da parte delle forze speciali, di quattro cittadini britannici sospettati di avere legami col terrorismo, e di averli consegnati agli americani per sottoporli a interrogatori molto vicini alla tortura. La tensione politica è alle stelle e il manoscritto, insieme allo scrittore che ne ha scoperto i segreti, diventano oggetto di una caccia serrata.

(Tradotto dal francese)

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