Un marchio digitale contro la pirateria
Le organizzazioni professionali dell'industria cinematografica francese fanno fronte comune per trovare una soluzione tecnica al fine di arginare la pirateria dei film che "rischia di alterare definitivamente la diversità e il dinamismo del cinema nel nostro paese, pesa sempre di più sull'economia e ostacola la riuscita delle offerte legali" (leggi la news). In un comunicato comune, il Blic (l'ufficio di coordinamento delle industrie del cinema) e il Bloc (l'ufficio di coordinamento delle organizzazioni del cinema) prendono l'iniziativa "di fronte alla massiccia contraffazione delle opere cinematografiche sui circuiti digitali e la passività degli operatori di Internet".
Le due organizzazioni chiedono "che sia costituita, presso un organismo abilitato, una banca dati che contenga le fonti digitali delle opere, destinata alla creazione di marchi digitali dei film da parte degli operatori di Internet, in particolare gli attori del Web 2.0" (siti di condivisione video). "Questa banca dati servirà a mettere i marchi digitali a disposizione degli operatori di Internet per portarli a compiere il loro dovere di identificare i contenuti illeciti che veicolano od ospitano".
Il Blic riunisce, tra gli altri, l'Associazione dei produttori indipendenti (API), la Federazione delle industrie del cinema, dell'audiovisivo e del multimedia (Ficam), la Federazione nazionale dei cinema francesi (FNCF) e la Federazione nazionale dei distributori di film (FNDF). Da parte sua, il Bloc rappresenta in particolare l'Associazione dei produttori di cinema (APC), il Sindacato dei produttori indipendenti (SPI), la Società dei registi di film (SRF), l’Unione dei produttori di film (UPF), i Distributori Indipendenti Riuniti Europei (DIRE) e il Sindacato dei produttori di film d'animazione (SPFA).
(Tradotto dal francese)
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