19/11/2007

Il cinema magiaro sarà rappresentato fuori concorso al 25mo festival di Torino (23 novembre-1 dicembre 2007) da Wolf (Farkas) di Tamás Tóth, un film qualificato come "strano e inclassificabile, una sconvolgente rilettura del mito del vampiro" da Nanni Moretti, nuovo direttore artistico della manifestazione italiana.

Quinto lungometraggio del regista originario di Budapest, 41 anni, la cui ultima opera (Rinaldó), sostenuta da The Sundance Institute, ha conquistato il premio per il miglior ruolo non protagonista all'Hungarian Film Week 2003, Wolf ha beneficiato di una sceneggiatura co-firmata dal regista e dall'attore russo Aleksandr Bashirov, già autore del testo di The Iron Heel of Oligarchy, film vincitore a Rotterdam nel 1999. La storia è ambientata in un piccolo villaggio siberiano in cui si allevano renne. I lupi cominciano a decimare le mandrie in modo insolito: succhiano il sangue degli animali senza ucciderli, né divorarli. Gli abitanti vanno allora a cercare un uomo reputato erede degli sciamani capaci di parlare la lingua delle bestie. Ma, grande bevitore, costui passerà più tempo a sedurre le donne del villaggio che a risolvere il problema per il quale è stato chiamato, ma prima o poi dovrà affrontare questo fenomeno che minaccia il futuro di tutti.

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Con protagonisti Aleksandr Bashirov e Vladimir Merov, Wolf è prodotto dalle società ungheresi MyFilm e Tomart Studio, coprodotto dai russi di Jugra TV e sostenuto dalla Motion Picture Public Foundation of Hungary (MMKA). Da notare che il film, anche prodotto e montato dal suo regista, è stato già visto a febbraio all'Hungarian Film Week ed è stato distribuito nelle sale magiare il 26 settembre 2007 da Hungarotop.

(Tradotto dal francese)