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MERCATO Italia

Il product placement piace ai giovani

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L'Italia è il terzo mercato maggiormente in crescita per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari nel settore cinematografico, soprattutto dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo 28/2004 che disciplina anche nel nostro Paese l'utilizzo del product placement. Secondo i dati dell'istituto di ricerca statunitense PQ Media , nel 2005 l'Italia vantava 36 milioni di dollari di contributi per la pubblicità all'interno delle pellicole: il 27,4% in più rispetto all'anno precedente, un aumento inferiore solo al mercato cinese. A livello mondiale le prospettive sono rosee: l'indotto del product placement salirà del 20,5 per cento nel 2007.

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Il film italiano che ha lanciato il product placement è stato nel 2004 Cuore sacro di Ferzan Ozpetek con l'inserimento di prodotti delle marche Granarolo, Salvini Gioielli, Samsung e Ferrarelle. Secondo il libro di Roberto Paolo Nelli e Paola Bensi, "Il product placement nelle strategie di convergenza della marca nel settore dell'intrattenimento", questa forma di pubblicità sarebbe ben accetta dai giovani. Nel sondaggio condotto dai due docenti dell'Università Cattolica di Milano su un campione di 571 studenti, il 49,3% degli intervistati lo preferisce alla pubblicità tradizionale e il 44,8% è favorevole al suo utilizzo nel mondo del cinema. L'88% ricorda di aver notato l'inserimento di marche all'interno di film e il 70,6% è stato in grado di citare alcuni esempi.

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