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ISTITUZIONI Svezia

Supporto extra per i film stranieri

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Il supporto dello Swedish Film Institute per l'importazione di pellicole straniere di qualità si raddoppierà nel prossimo anno, secondo quanto previsto dal nuovo piano dell'Istituto (annunciato martedì) per rafforzare la distribuzione e la presenza in sala di cinema estero e svedese di qualità.

"I rapidi cambiamenti tecnologici, il comportamento del pubblico e l'alta concentrazione del mercato nel settore degli esercenti hanno creato condizioni commerciali totalmente nuove per il cinema nel nostro paese", ha commentato il Direttore generale dell'Istituto, Cissi Elwin. "Su questo sfondo, abbiamo riesaminato il sistema del supporto per poter continuare a svolgere il nostro mandato nel modo migliore possibile all'interno delle nuove prospettive".

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L'SFI si è basato su un'attenta ricerca nell'industria e su un rapporto commissionato all'agenzia di consulenza locale Andante-Tools for Thinking, che ha fornito una fotografia dell'attuale sistema di sostegni del valore di circa 44 milioni di corone svedesi (2.7 milioni di euro), e ha realizzato un piano a breve e lungo termine per migliorare la distribuzione domestica di cinema d'autore straniero e svedese.

Gli elementi chiave per il piano a breve termine comprendono un aumento del 50% dell'attuale supporto all'importazione di film d'autore stranieri (da 3.7 milioni di corone svedesi a circa 6.7) e la suddivisione in due parti: uno per singoli film e uno per pacchetti, allocati ogni anno.

La priorità sarà data alla distribuzione e alle tecniche di marketing innovative per raggiungere il pubblico di cortometraggi, lungometraggi e documentari svedesi, alla promozione della distribuzione legale su internet, all'aumento dell'attuale sostegno di 2.1 milioni di corone ai festival, con un'allocazione maggiore per eventi di profilo elevato di interesse nazionale, ed al supporto per la modernizzazione delle attrezzature cinematografiche, che comprende anche progetti pilota per la distribuzione digitale.

Il piano a lungo termine prevede l'impegno alla digitalizzazione degli schermi, ad una maggiore collaborazione con le regioni e all'inserimento del cinema nelle agende culturali e, soprattutto, ad un sistema di supporti più focalizzato e centralizzato per la distribuzione e l'esercenza, con una drastica riduzione delle aree di supporto, che da 12 diverranno tre - per migliorare la distribuzione di film svedesi, incoraggiare la distribuzione di cinema d'essai e rafforzare tutto il settore degli esercenti.

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(Tradotto dall'inglese)

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