Intervista 1 - 3 domande a Benedek Fliegauf
Cosa dovremmo aspettarci da Tejút (Milky Way) in relazione agli altri lavori?
I miei film precedenti parlavano di quello che ho perso. Milky Way mostra quello che ho trovato. Questo film dà meno appigli dei precedenti. Non c’è storia, non ci sono dialoghi e non ci sono eroi. Milky Way è un film dell’immaginazione.
Il Torino Film Festival ha selezionato Milky Way per la sezione sperimentale “La Zona”. Cosa significa per te “sperimentale”?
“Film sperimentale” – come ogni categoria – è riduttivo. Per me ogni film è un esperimento. In ogni caso ero consapevole, durante le riprese di questo film, che questa volta mi stavo rivolgendo a meno persone. Milky Way non è solo un film, ma un progetto di arte visiva. E’ meno di un film, ma allo stesso tempo è qualcosa di più. Può sembrare un paradosso, ma dopo averlo guardato le cose diventano più chiare.
Hai dichiarato di essere contento di lavorare in Ungheria, nonostante le difficoltà.
Il sistema di finanziamenti è più flessibile e dà più aiuto rispetto ad altri paesi europei. Noi, giovani filmmaker Ungheresi, ci consideriamo artisti sovrani. Non pensiamo di avere caratteristiche comuni. Abbiamo per caso bisogno di una caratteristica più comune di questa?
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.