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Intervista 1 - Davide Oberto sulla ITALIAN WINDOW

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Davide Oberto, curatore delle tre sezioni italiane, ci rivela come entrare tra gli 11 doc selezionati (da 300 ricevuti) o uno dei 24 corti (da 500 iniziali). Per i documentari nessun dubbio:
“I film selezionati sono innanzitutto Cinema, ecco perché meriterebbero di essere distribuiti in sala. Preferiamo i documentari d’osservazione e quelli al confine tra finzione e documentario, ma abbiamo scelto anche approcci più classici, la cui forza sono il tema e la capacità del regista di ottenere la fiducia dei protagonisti. Oggi è nei documentari che si vede il miglior cinema italiano.”

Il panorama di Italiana.corti è più complicato da classificare: più che di criteri si può parlare di sensazioni.
“Devono avere dignità cinematografia ma non essere solo un esercizio di stile. Non devono sembrare un semplice prodotto di passaggio prima del lungo: anche nel corto c’è bisogno di sentire urgenza, passione.”

Quanto a Spazio Torino, è rimasta nel festival per mantenere un legame con la città e i suoi giovani registi:
“Quest’anno la selezione è stata fatta per la prima volta con gli stessi criteri delle altre sezioni, invece che a giuria popolare, con ottimi risultati.”

Per concludere, una nota importante per una rivista europea: per la prima volta queste 3 sezioni saranno sottotitolate in inglese.

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