Ritratto 3 - Bruno Ganz
di Zsuzsanna Kiràly - NISI MASA
Si tramanda di attore in attore, secondo le volontà del suo ultimo proprietario, alla morte di questo. Bruno Ganz è l’attuale detentore dell’ “Ifflang Ring”, il più importante e prestigioso riconoscimento per un attore di lingua tedesca. Lo ha ereditato da Josef Meinrad nel 1996. Ma indipendentemente da questo premio eccezionale Bruno Ganz, originario di Zurigo, ha dato prova del suo talento e del suo virtuosismo interpretando personaggi estremamente diversi. La critica non ha mai dubitato della sua importanza e della sua influenza: ha avuto successo sia in teatro che al cinema, dove ha lavorato alternativamente dal 1960. Più di una volta ha recitato sia la parte del buono che quella del cattivo in modo appassionato e convincente. In particolare, le sue interpretazioni dell’angelo Damiel ne Il cielo sopra Berlino (Wim Wenders, 1987) e di Adolf Hitler ne La caduta [+leggi anche:
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Il cielo sopra Berlino
Nel film di Wenders, gli angeli custodi Cassiel (Otto Sander) e Damiel, invisibili a tutti tranne che ai bambini, proteggono e consolano gli abitanti della divisa città di Berlino. Damiel si innamora di Marion (Solveig Dommartin), un’artista circense, e decide di diventare mortale per vivere e provare le emozioni di un essere umano: assaggiare il caffè, sentire il freddo dell’inverno, accarezzare il collo di una donna. Damiel ama gli uomini; è un angelo compassionevole che dona speranza. Equilibrato e pieno di entusiasmo per i piccoli fatti quotidiani, il film dipinge il ritratto di Berlino e dei suoi abitanti durante il periodo del Muro. L’interpretazione di Bruno Ganz è sobria, minimale ma con un’efficace espressività e fluidità di movimento. Molto carismatico. Il suo linguaggio poetico sottolinea il contesto spirituale della trama. Dopo la trasformazione di Damiel in essere umano, mentre il film passa dal bianco e nero al colore il suo linguaggio del corpo cambia di conseguenza. È energico, entusiasta, positivo. Il linguaggio di Damiel diventa più ironico, passando dai modi sofisticati allo spontaneo. È determinato a trovare l’amore: “Solo lo stupore per l’uomo e la donna mi ha reso un essere umano. Ora so ciò che nessun angelo sa”.
La caduta
Non è stata solo l’interpretazione di Bruno Ganz di Adolf Hitler, ma semplicemente il fatto di produrre un film su una persona del genere che ha causato la polemica nella stampa internazionale. La caduta racconta gli ultimi giorni di Hitler nel bunker a Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Hitler sta ancora provando a combattere ossessivamente i sovietici che sono già entrati nel centro della città e rifiuta di arrendersi. Bruno Ganz è stato lodato per la sua interpretazione di uomo collerico, tirannico, con le mani tremanti, dalla folle gestualità e con la tipica parlata forte e acuta. Tuttavia il regista e il produttore sono stati fortemente criticati per il ritratto umano di un personaggio così controverso. Perfino Wenders ha fatto dei commenti sul film, spiegando che è stato sbalordito dalla trasposizione dell’immagine di Hitler perché provoca compassione, un sentimento che non si dovrebbe provare in questo contesto. Inoltre il personaggio di Hitler non viene punito, né criticato---; tutti i cadaveri delle vittime sono mostrati, mentre il suo e quello di Eva Brown vengono nascosti.
Bruno Ganz ha esitato ad accettare questo ruolo, dato che tutto quelli a cui aveva chiesto gli avevano consigliato di non farlo. Ma alla fine è riuscito a separare la sua interpretazione come attore dal fatto di mettere una distanza politica riguardo a Hitler. Inoltre ha ammesso che come svizzero è stato più facile recitare questa parte. Se fosse stato tedesco, non è sicuro che avrebbe voluto interpretare Hitler.
Nel futuro Bruno Ganz sarà coinvolto nella produzione di film americani, coprendo ruoli soprattutto di genere drammatico e romantico come in Un'altra giovinezza (2007), l’ultimo film di Francis Ford Coppola e Der Baader-Meinhof-Komplex (2008) di Uli Edel. I film sono entrambi ambientati in un contesto di guerra e terrorismo, contesti non nuovi a Bruno Ganz. È probabile che donerà a questi personaggi una personalità unica, buoni o cattivi che siano.
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