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PRODUZIONE Italia

Moccia, amore senza confini ma con polemica

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Nuovo appuntamento al cinema per gli adolescenti italiani con l'attesissimo terzo film tratto da un libro di Federico Moccia, ormai acclarato portavoce dei sogni più romantici di milioni di giovanissimi. Dopo Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te [+leggi anche:
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scheda film
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, esce nelle sale il 25 gennaio Scusa ma ti chiamo amore (Medusa Film – 500 copie), adattamento dell'ultima omonima fatica dello scrittore, che stavolta ha scelto di calarsi anche nei panni di regista.

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Presentato in un noto liceo romano, affollatissimo di fan urlanti, il film racconta la relazione tra un pubblicitario 37enne (Raoul Bova) e una 17enne (la debuttante Michela Quattrociocche) alle prese con l'esame di maturità. Una rappresentazione dell'incontro-scontro tra due generazioni che non ha mancato di scatenare qualche polemica.

"E' un rapporto sano e credibile", ha spiegato Moccia, "che trova riscontro nelle storie che ho sentito raccontare da tante ragazze". "La differenza d'età non è più un grosso problema", ha confermato Bova, che dopo tanti ruoli drammatici ritrova qui la sua vena più leggera. "L'amore è senza confini", ha sentenziato. E lo slogan-tormentone per il nuovo film è fatto.

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