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BOX OFFICE Italia

Dati Anica 2007: "rinascimento italiano"

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"Rinascimento italiano” lo ha definito il presidente dell’Anica Paolo Ferrari, citando il titolo con cui il quotidiano francese Le Figaro aveva salutato mesi fa il film Mio fratello è figlio unico [+leggi anche:
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. E i dati della produzione e del mercato cinematografico nazionale presentati ieri dall'associazione delle industrie del cinema spingono effettivamente all'ottimismo (Scarica il rapporto in formato PDF).

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Il 2007 ha visto un aumento degli incassi al botteghino del dodici per cento rispetto al 2006, e di questa quota l’undici per cento si deve a film italiani. "Ormai la quota di mercato del prodotto italiano è arrivata al 32 per cento", ha spiegato Ferrari.

In particolare, nel 2007 le sale hanno raccolto 11 milioni 355 mila spettatori in più rispetto all’anno precedente con una crescita degli incassi di 70 milioni 571 mila euro (i dati si riferiscono al campione Cinetel che copre circa il 90 per cento del box office nazionale). In termini percentuali, le presenze totali sono aumentate del 12,31 per cento e gli incassi del 12,90 per cento. I biglietti venduti per film italiani sono aumentati di 9 milioni 964 mila, l’incremento totale rispetto all’anno precedente è stato del 43,2 per cento.

"Il cinema italiano è tornato a essere industria” commenta Riccardo Tozzi, presidente della sezione produttori Anica. "E non è una svolta improvvisa. È cominciata dal 2000, per poi dispiegarsi nel 2006, ampliarsi nel 2007 e si prevede un 2008 ancora in crescita. Prima di questo sviluppo gli incassi si ottenevano solo sul fronte dei film comici, ora incassano sia i film commerciale che i film d’autore italiani”.

La conseguenza è che i distributori stranieri tornano a credere nel cinema italiano. “Si è allentato il duopolio RaiCinema-Medusa", sottolinea Tozzi. "Oggi Warner, Universal, Disney, e anche Eagle, investono nei film italiani”. In particolare, il numero di film nazionali prodotti nel 2007 è aumentato di cinque unità, tutte coproduzioni, e arriva a quota 121. Rimane quindi 90 il numero di titoli al 100 per cento italiani che hanno ottenuto il nulla osta per la proiezione pubblica. I restanti 31 film (il 25 per cento del totale) sono coproduzioni con l’estero, in maggioranza maggioritarie. Gli investimenti complessivi in tutti i film prodotti e coprodotti nel 2007 sono saliti a 312 milioni di euro (+21 per cento rispetto al 2006, pari a 55 milioni di euro).

Ma la promozione all'estero rimane un problema. Per Tozzi bisogna concentrare la promozione in un'unica struttura e focalizzare sui film più recenti. Le risorse ci sono, dagli 8,5 ai 10 milioni di euro, ma troppo frammentato tra diversi soggetti.

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