21/02/2008

A differenza del resto dei Paesi nordici, l'Islanda ha fatto segnare un altro anno da record ai botteghini, con un aumento del 2% (1.1 miliardi di corone islandesi, circa 11.4 milioni di euro) ed il numero degli spettatori che ha toccato quota 1.4 milioni nel 2007.

I film americani hanno fatto, naturalmente, la parte del leone nello share degli incassi (circa l'82%). Le pellicole straniere hanno portato a casa il 9% della percentuale del mercato di sala e i film islandesi un altro 9%.

Per l'associazione di distributori islandesi Smais, due sono le tendenze positive del 2007 che hanno lasciato il segno. Per prima, i tre lungometraggi locali in Top20: la commedia Astropia di Gunnar B. Gudmundsson (quinta con 46.313 spettatori per Samfilm), The Quiet Storm di Gudny Halldorsdottir (12mo con 17.761 spettatori per Sena) e Cold Trail di Björn Br Björnsson (16mo con 14.676 spettatori per Sena).

Per seconda, negli anni passati un solo film islandese era riuscito ad entrare in Top20: Jar City [+leggi anche:
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scheda film] di Baltasar Kormákur, che nel 2006 aveva infranto ogni record con 81.000 spettatori. L'amministratore delegato di Smais, Snæbjorn Seingrimsson, ha sottolineato che nel 2007 circa il doppio dei titoli dell'anno precedente ha superato i 20 milioni di corone ai botteghini.

Il nuovo anno è partito sotto ottimi auspici: Kormákur è infatti tornato sugli schermi di casa con White Night Wedding [+leggi anche:
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scheda film] (distribuito da Sena), ha già venduto oltre 40.000 biglietti in cinque settimane, e dovrebbe continuare la sua scalata senza problemi.

Un altro film a tema matrimoniale potrebbe dare buoni frutti — The Wedding Ceremony, debutto alla regia del montatore di fama internazionale Valdis Óskarsdottir — ma anche la commedia drammatica di Olaf de Fleur, The Higher Force e Back Soon di Sólveigh Anspach, co-prodotto con la Francia.

(Tradotto dall'inglese)