email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE Italia

La commedia precaria di Virzì

di 

Il cinema italiano torna ad occuparsi del mondo del precariato (e dei call-center): a pochi mesi dalle Parole sante di Ascanio Celestini, tocca alla nuova commedia di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti, raccontare l’esercito dei lavoratori atipici. E un mondo, il nostro, dove – spiega il regista – “la tragedia non è più lavorare troppo, ma lavorare soltanto 4 ore: e noi lo raccontiamo con curiosità, facendo una critica ironica”.

“Marta”, sostiene il regista a proposito del personaggio principale, la neolaureata in filosofia costretta a fare la telefonista e interpretata da Isabella Ragonese, “compie un viaggio nella sottoccupazione, che è anche un viaggio nell’Italia di oggi, nell’etica e nell’estetica di questo Paese, nelle angosce dei suoi abitanti. Per questo, più che sul lavoro, è un film sulla vita”.

A quindici anni dall’esordio con La bella vita, Virzì ritrova i protagonisti di allora, Massimo Ghini e Sabrina Ferilli: “hanno una purezza che permette loro di avvicinarsi a personaggi spinosi e spigolosi, rendendoli indimenticabili”, racconta il regista parlando dei loro ruoli non facili: il titolare dell’azienda, e la capo-telefonista.

Due carnefici, in confronto alle vittime che il sindacalista interpretato da Valerio Mastandrea tenta invano di difendere: “ma il film non è manicheo”, precisa Virzì, “piuttosto, per dirla con Hannah Arendt, oggetto della tesi di laurea di Marta, riflette sulla banalità del male: lo sguardo della protagonista non condanna e non assolve”.

Raccontato dalla voce-off di Laura Morante, il film si avvale di un cast molto ricco, dove accanto a Valentina Carnelutti ed Elio Germano spicca la performance dell’emergente Micaela Ramazzotti, nel ruolo della giovane ragazza-madre che non si riconosce in un’Italia “per niente gentile”.

Scritto dal regista con Francesco Bruni, Tutta la vita davanti è prodotto dalla società di Virzì, Motorino Amaranto, insieme a Medusa Film, che lo distribuisce il prossimo 28 marzo in 350 copie.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy