La Commissione raccoglie opinioni sul contenuto creativo online
Il 29 febbraio scorso si è conclusa la consultazione pubblica promossa dalla Commissione Europea sulla Comunicazione "Contenuti Creativi on line nel mercato unico", pubblicata il 3 gennaio 2008. Bruxelles vuole incentivare un modello imprenditoriale efficace, che accompagni la creazione di strutture di diffusione di contenuti online transnazionali.
La Commissione intende formalizzare una strategia complementare a quella del Programma i2010 e questa si focalizzerà su quattro azioni orizzontali: la disponibilità di contenuti online; la concessione di licenze multiterritoriali; l’interoperabilità e la trasparenza della gestione dei diritti audiovisivi; la lotta contro la pirateria.
La Comunicazione si basa su una consultazione pubblica realizzata nel 2006 e sullo studio Interactive content and convergence, realizzato nello stesso anno su richiesta della Commissione Europea. Secondo questo studio, l’industria dei contenuti online nei 25 paesi dell’Unione avrà un valore 5 volte superiore nel 2010 rispetto alle cifre del 2005 e rappresenterà un mercato di oltre 8.300 milioni di euro.
Le Autorità nazionali di 12 paesi (tra le quali il Ministero della Cultura ceco, portoghese e danese), circa 200 tra associazioni e ONG - l’UK Film Council, l’associazione dei produttori spagnoli (EGEDA), l’European Broadcasting Union, la Prima Divisione di calcio inglese-, e più di cinquanta società (Philips, Telefónica, Yahoo) hanno fatto pervenire i loro contributi. Va sottolineato che alla consultazione pubblica non hanno partecipato solo i giganti o le organizzazioni fortemente strutturate: la Commissione Europea ha ricevuto contributi e idee da gruppi e associazioni di minor peso (almeno sul mercato) rappresentanti la società civile e i consumatori, quali l’Unione Europea dei Cechi, il partito politico Die Linke o l’Associazione Italiana dei Produttori Pornografici, e di centinaia di individui che hanno voluto far sentire la propria voce.
(Tradotto dallo spagnolo)
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