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FESTIVAL Italia

EuropaCinema, è la giornata di Peter Lilienthal

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E’ Peter Lilienthal ad aprire con il suo Das Autogramm (L’autografo, 1984) la seconda giornata di EuropaCinema. Classe 1929, è senza dubbio uno degli autori più importanti del Nuovo Cinema Tedesco. La sua “lezione” agli studenti chiarirà il perché molti dei suoi film (tra cui lo stesso Das Autogramm) siano ambientati in Sud America. A nove anni, a causa della sua discendenza ebraica, si trasferisce con la famiglia in Uruguay. “Ho trovato nella popolazione – rivela il regista – solidarietà e sostegno. Ho avuto la possibilità di respirare la libertà dell’Uruguay. Poi, all’improvviso, il paese è precipitato nel buio. Ma mi resta un sentimento di gratitudine, amicizia e fedeltà nei confronti di una terra che mi ha dato tantissimo. Lo stesso sentimento che lega i protagonisti di Das Autogramm”.

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È una vera e propria antologia del cinema tedesco quella realizzata dai critici Michael Althen e Hans Helmut Prinzler che, nel documentario Auge in Auge-Eine deutsche Filmgeschichte, ripercorrono cent’anni di storia. Nell’opera, che ha tra i suoi punti di forza un montaggio eccellente, autori come Wim Wenders, Doris Dorrie e Dominik Graf commentano gli spezzoni delle pellicole che hanno amato di più. “Il cinema tedesco – sottolineano i registi – sta vivendo un momento molto fortunato e gode di ottima salute rispetto al passato, possiamo solo augurarci che si ricalchi il successo degli anni ’70”.

Due i film presentati in concorso: Nichts geht mehr (Blocked Out), primo lungometraggio di Florian Mischa Böder e Nacht vor augen (Night Before Eyes), opera prima di Brigitte Bertele . Blocked Out, che uscirà in Germania a maggio, è la storia di due fratelli che non vogliono crescere e che, per ribellarsi ad una società opulenta, decidono di compiere azioni dimostrative a cui non riescono però a dare un senso. Colpa anche, secondo Böder, “di una generazione, quella dei genitori, troppo permissiva e tollerante rispetto al passato”.

Night Before Eyes affronta con occhio europeo il problematico rientro, fatto di rimorsi e notti insonni, di un soldato tedesco dall’Afghanistan. Il film, già passato al Festival di Berlino e di Praga, è ancora in attesa di distribuzione.

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