La violenza sulle donne in un film di Anders Nilsson
Violenza domestica e brutalità urbana sono al centro del dramma in tre episodi Racconti da Stoccolma (When Darkness Falls) dello svedese Anders Nilsson, che ha ottenuto l’Amnesty International Film Prize alla scorsa Berlinale e arriva nelle sale italiane da mercoledì 30 aprile in 20 copie distribuite da Teodora.
Nilsson, 45 anni, è essenzialmente un regista di polizieschi e ha girato queste storie tratte da episodi reali esattamente come un thriller: "nello stile di Alfred Hitchcock, ovvero dal punto di vista delle vittime", spiega il regista, a Roma per presentare il suo film. "Ho capito discutendo con il mio produttore e co-sceneggiatore Joakim Hansson che le cose che fanno più paura non sono le guerre o le malattie, i serial killer o i mostri. Quello che più spaventa la gente è la minaccia che proviene dalla propria famiglia, dai propri genitori, dalle persone amate".
Un timore che trova fondamento nelle statistiche: se in Svezia risulta che ben il 50% delle donne viene picchiata da un proprio familiare almeno una volta nella vita, i dati europei affermano che almeno 1/3 delle donne ha subìto violenza in casa e che il 70% degli stupri vengono perpetrati da partner ed ex partner e solo il 6% da sconosciuti.
Purtroppo Racconti da Stoccolma è stato vietato ai minori di 14 anni. "È un film contro la violenza, di cui la stampa italiana ha già riconosciuto il valore - dichiara Vieri Razzini della Teodora Film - Intanto film dove la violenza è fine a se stessa, inducendo comportamenti coatti e avallando l'irresponsabilità, continuano a passare indenni attraverso le maglie della censura. Il divieto ci sembra tanto più miope in quanto il film di Nilsson parla di violenza sulle donne ed è basato su fatti reali".
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