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ISTITUZIONI Europa

Il futuro della televisione mobile

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Il Parlamento Europeo ha organizzato ai primi del mese di aprile un’audizione pubblica sul futuro della “Televisione sui cellulari”. Lo sviluppo della tecnologia, che renderà possibile lo sfruttamento di massa di questa nuova forma di televisione (si pensa a 500 milioni di utilizzatori in un futuro prossimo), ha incitato le istituzioni europee a prendere posizioni per adattarsi all’evoluzione dell’offerta e dei consumi.

La tecnologia per la televisione sui cellulari esiste, ma come verranno finanziate queste nuove piattaforme? Come si concederanno le licenze? Ma la domanda che più interessa il mondo comunitario, come ha ricordato la Presidente dell’audizione pubblica, Katerina Batzeli, è sapere se la televisione sul cellulare è un nuovo formato o una nuova tecnologia.

La realtà è che la Mobile TV è entrambe le cose. Da un lato, suppone una nuova tecnologia e occorre stabilire materie come la concessione di licenze e la distribuzione di frequenze. D’altra parte si tratta di un nuovo linguaggio e di un nuovo formato audiovisivo, dato che i contenuti non saranno esattamente gli stessi della televisione convenzionale.

Per quanto riguarda il modello economico, Andy Motley, rappresentante di Telefonica O2 Europe, ha dichiarato che dovrebbe essere simile a quello che regola la televisione via cavo. Il cliente non può sperare di ricevere la televisione gratuitamente, dato che l’investimento iniziale è molto alto e gli operatori devono poter recuperare l’investimento.

Oliver Werner, rappresentante del consorzio pubblico tedesco ARD, ha insistito sulla necessità di trovare protocolli compatibili tra di loro, poco importa quali essi siano. Secondo Werner, la cosa fondamentale non è la tecnologia, ma la facoltà per le televisioni pubbliche di creare contenuti grautiti che compiano funzioni di servizio pubblico.

Per quanto riguarda il roaming, la tendenza di professionisti che hanno risposto all’audizione è quella di calcare il modello che si applica attualmente alla telefonia mobile. Per quanto riguarda la vendita di diritti, Alexandre Fourtoy, rappresentante dell’UEFA, ha fatto notare che questo nuovo formato non comporterebbe nessun problema legale. La vendiata dei diritti si rapporta infatti a tempi e territori specifici e si vendono pacchetti di diritti per tutti i formati possibili.

Tocca adesso alle istitutzioni europee muovere le carte, dopo questa tempesta di idee.

(Tradotto dall'inglese)

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