Les Trois Singes, pezzo forte di Pyramide
Con un almeno un titolo del suo listino solitamente in competizione ufficiale al Festival di Cannes, la società di vendite internazionali Pyramide punta quest'anno su Les Trois Singes di Nuri Bilge Ceylan, in corsa per la Palma d'Oro. Con un budget di 1,8 M€, la nuova opera del regista turco già distintosi a Cannes (Gran Premio della Giuria e premio dell'interpretazione maschile nel 2003, in competizione nel 2006) è prodotto al 65 % dalla Turchia, al 25 % dalla Francia (Pyramide) e al 10 % dall'Italia (Bim Distribuzione), con 120 000 euro di sostegno del Centre National de la Cinématographie (CNC) a titolo di aiuto ai film in lingua straniera.
La squadra di Pyramide, supervisionata da Eric Lagesse e guidata da Yoann Ubermulhin, vende anche il documentario francese C'est dur d'être aimé par des cons di Daniel Leconte, che godrà di una proiezione speciale nella sezione ufficiale, Le Sel De La Mer [+leggi anche:
trailer
scheda film] della palestinese Annemarie Jacir, che sarà svelato al Certain Regard e Snow [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] (articolo) della bosniaca Aida Begic, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica.
Quanto al mercato, sono in programma due prime mondiali: Nés en 68 del duo Olivier Ducastel - Jacques Martineau (articolo) e Made in Italy di Stéphane Giusti (news). Ma il line-up Pyramide include anche diversi titoli in post-produzione come La fille de Monaco di Anne Fontaine con Fabrice Luchini e Roschdy Zem (news), Le plaisir de chanter di Ilian Duran Cohen e Le chant des mariés di Karin Albou, senza dimenticare i prossimi lungometraggi di Catherine Corsini (Partir - esce nel secondo semestre 2009) e di Bruno Dumont, che spera di portare Hadewijch l’anno prossimo sulla Croisette.
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.
