L'Italia s'è desta
di Gabriele Barcaro, Camillo De Marco
A poche ore dall’apertura del Festival di Cannes cresce la curiosità intorno alla delegazione italiana: che, a differenza dell’anno scorso, sbarca sulla Croisette con due film (e tre coproduzioni) in corsa per la Palma d’Oro.
A giudicarli c'è anche l’attore e regista italiano Sergio Castellitto, “pronto a spiegare ai colleghi della giuria internazionale le espressioni napoletane di Gomorra [+leggi anche:
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intervista: Domenico Procacci
intervista: Jean Labadie
intervista: Matteo Garrone
scheda film]”. Il film di Matteo Garrone sulla camorra, ha infatti conservato il dialetto nei dialoghi tra malavitosi: ma esattamente trent’anni fa Cannes dimostrò di apprezzare una scelta analoga, premiando con L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi un’opera parlata in un incomprensibile dialetto bergamasco.
Una guida alla lettura potrebbe essere utile anche per comprendere al meglio Il Divo [+leggi anche:
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intervista: Nicola Giuliano
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intervista: Philippe Desandre
scheda film], il biopic che Paolo Sorrentino ha dedicato al sette volte Presidente del Consiglio (e oggi senatore a vita) Giulio Andreotti: non a caso il pressbook del film si chiude con un glossario degli ultimi trent’anni di vita politica italiana, dalle Brigate rosse a Tangentopoli.
Di Storia, ma meno recente, si occupa (nelle proiezioni speciali, fuori concorso) anche Sanguepazzo [+leggi anche:
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scheda film] di Marco Tullio Giordana, con Monica Bellucci e Luca Zingaretti nei panni della coppia di attori Luisa Ferida e Osvaldo Valenti, che al tramonto del regime fascista furono complici del torturatore Pietro Koch (interpretato da Paolo Bonanni), e finiranno fucilati dai partigiani nel 1945.
Guarda all’attualità invece il titolo italiano scelto dalla Quinzaine, Il resto della notte [+leggi anche:
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scheda film] di Francesco Munzi, film che si promette tragico e disperato nel suo intrecciare in un’imprecisata città del nord la facoltosa borghesia del luogo con l’umanità disperata che vive ai limiti della legalità.
L'Italia è presente in concorso anche con tre coproduzioni: Lucky Red con Le silence de Lorna [+leggi anche:
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intervista: Arta Dobroshi
intervista: Jean-Pierre et Luc Darde…
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scheda film] dei belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne; StudioUrania con La frontière de l’aube [+leggi anche:
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scheda film] del francese Philippe Garrel; BIM con Three Monkeys [+leggi anche:
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intervista: Zeynep Ozbatur
scheda film] del turco Nuri Bilge Ceylan.
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