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CANNES 2008 Palmarès

La reazione dei vincitori

di 

Alcuni estratti della conferenza stampa cui hanno partecipato questa sera i registi premiati al 61mo Festival di Cannes.

Laurent Cantet (Palma d'oro): "Non mi stupisce che una giuria internazionale abbia apprezzato questo film, perché la scuola è un soggetto che interessa a tutti. Si va a scuola per imparare, per diventare adulti responsabili e cittadini. Entre les murs [+leggi anche:
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intervista: Carole Scotta
intervista: Laurent Cantet
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parla di questo e sono particolarmente felice di condividere questo momento con i miei giovani attori" (leggi l’intervista).

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Matteo Garrone (Gran Premio): "Ringrazio soprattutto Roberto Saviano, l’autore di Gomorra [+leggi anche:
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intervista: Matteo Garrone
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, per l'opportunità che mi ha dato di trasporre il suo libro in immagini. E sono molto contento di condividere questo momento di gioia con Paolo Sorrentino, che stimo. Abbiamo stili diversi, ma una stessa idea di cinema. Avere due film italiani premiati a Cannes è un segnale importante all'estero".

Luc e Jean Pierre Dardenne (Premio della sceneggiatura): "Questo premio va al film e non al 'pre-film'. Siamo noi a scrivere le nostre sceneggiature e quando lo facciamo, pensiamo già alle scene e ai movimenti della cinepresa. Testiamo la sceneggiatura anche in relazione alle scenografie che scegliamo, al fine di migliorarla".

Paolo Sorrentino (Premio della Giuria): "Ero venuto a Cannes con la speranza che il mio film venisse innanzitutto compreso e apprezzato, il che non era scontato, data la rischiosità del progetto. Ricevere un premio, quindi, mi riempie di gioia. Andreotti è un personaggio estremamente rappresentativo dell'Italia e di una complessità incredibile. Questo periodo ha rivoluzionato l'Italia, ma non è mai stato esplorato fino in fondo. Capirlo ci può aiutare a comprendere meglio il nostro presente".

Steve McQueen (Premio Caméra d'or): "Sono semplicemente contento per la mia squadra di lavoro e per Belfast. Non avevo idea di cosa significasse dirigere un film e volevo instaurare con il pubblico una certa intimità, ma al contempo anche una certa distanza".

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(Tradotto dal francese)

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