Cielo nuvoloso, con pochi sprazzi di sole
di Annika Pham
Come in questa primavera incerta, anche la temperatura del Marché du Film di Cannes 2008 è stata piuttosto tiepida per la maggior parte dei rivenditori, ad eccezione di una dozzina di compagnie che proponevano titoli di successo in selezione ufficiale, come A Christmas Tale [+leggi anche:
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I buyer sono arrivati in ritardo e ripartiti presto, dopo soli tre-quattro giorni di permanenza, e hanno concordato sull'alleggerimento generale degli scambi al Marché. Molti rivenditori hanno accusato il maltempo, il dollaro debole, i prodotti locali più forti (soprattutto in Giappone), il mercato stanco per DVD e TV e, soprattutto, gli altissimo costi promozionali. America Latina, Medio-Oriente, Asia (ad eccezione del Giappone) e piccoli paesi europei, sono stati molto attivi (e in special modo Svizzera, ex-Jugoslavia, Portogallo e Grecia).
Altrove, invece, i buyer sono stati più selettivi. I distributori americani erano presenti, e sopratutto IFC ha mostrato un grande appetito, seguito da The Weinstein Company. Tra i cinque principali paesi europei, i buyer di Regno Unito e Francia sono stati in movimento, e hanno giocato al rialzo per titoli simili. Quelli di Spagna, Germania e Italia, si sono mostrati invece più cauti.
"I rivenditori americani sono più aggressivi con i propri titoli, e i prodotti nazionali sono più forti", ha sottolineato Thorsten Ritter di Bavaria. "A noi sono rimasti solo piccoli margini sul mercato".
Rasmus Ramstad, Direttore generale della major scandinava Svensk Filmindustri, si è fatto portavoce delle sensazioni generali dei buyer: "Ci sono molti prodotti ma pochi titoli interessanti. Il mercato è sempre più polarizzato da film grandi che crescono sempre più. Il cinema di nicchia può funzionare, ma per tutti quelli in mezzo è sempre più difficile".
Ancora una volta, dunque, la crescita annunciata dal Marché riflette la presenza sempre maggiore di produttori e finanziatori più che di executive delle acquisizioni. La crescita della produzione e le scarse vendite nelle recenti edizioni del mercato restituisce il collo di bottiglia esistente, che ha spostato l'attenzione dalla produzione all'acquisizione/distribuzione.
(Tradotto dall'inglese)
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