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ESERCIZIO Italia

Il cinema europeo visto sugli “Schermi di qualità”

di 

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, Caramel [+leggi anche:
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devono oltre l’80% dei propri incassi agli ottimi risultati raggiunti nel circuito di "Schermi di Qualità".

Nato due anni fa, sulla scorta della precedente iniziativa Centocittà, Schermi di qualità è un circuito di sale diffuso su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di promuovere – contribuendo al rilancio e alla diffusione – la più recente produzione cinematografica italiana ed europea. L’iniziativa è promossa dall’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), di concerto con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) e FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai), e con il sostegno del MiBAC.

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Gli intenti, stando ai dati raccolti dall’aprile 2007 allo scorso marzo, possono dirsi ampiamente raggiunti: pur con una flessione degli schermi aderenti, titoli come Irina Palm, Caramel e Persepolis hanno ottenuto grande visibilità grazie al circuito. Lo stesso, pur con percentuali meno eclatanti, vale per Cous Cous [+leggi anche:
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, e persino per un grande successo come Le vite degli altri [+leggi anche:
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. Tra i film italiani, a beneficiarne sono stati in primo luogo Centochiodi [+leggi anche:
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di Andrea Molaioli.

Risultati che fanno bene al cinema italiano: “Lo sfruttamento theatrical, spiega il Vicepresidente dell’ANEC Luigi Grispello, è ancora la voce più importante per gran parte della nostra produzione”. Quindi ben venga, gli fa eco il presidente dell’API (Associazione Produttori Indipendenti) Angelo Barbagallo, “un’iniziativa come questa, che sostiene gli esercenti orientati a programmare anche per lunghe teniture opere italiane ed europee: soltanto con buoni incassi in sala possiamo sperare di vendere i nostri film alle tv, o in homevideo; e i dati del box office nazionale sono tenuti in grande considerazione anche dagli acquirenti stranieri”.

I fondi non sono ancora molti: 3mln di euro, che divisi per gli schermi aventi diritto fa poco più di 7mila euro ciascuno. Ma dal MiBAC precisano che l’obiettivo non è sostenere gli esercenti, ma promuovere il cinema di qualità europeo: e su questo punto, sottolinea il Ministero, i dati forniti dal Cinetel (che monitora 509 dei 687 Schermi di qualità) vanno al di là delle aspettative. Al punto che il circuito, come sostiene il presidente del comitato Schermi di qualità, Paolo Protti, sembra aver “intuito in anticipo sui tempi le potenzialità di rinascita del cinema italiano, e favorito l’aumento delle sue quote di mercato”.

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