Los Cronocrímenes
- Science-fiction, angoscia, humour et nichilismo: un'opera prima inconsueta nel panorama cinematografico spagnolo e già candidata a un remake americano
Dal giardino del suo chalet, mentre la moglie disfa i pacchi del loro recente trasloco, il maturo Héctor si guarda intorno con il binocolo. All'improvviso vede una donna giovane e bella che, stranamente, si spoglia in mezzo al bosco. Spinto dalla curiosità, Héctor si addentra nella collina, ma mentre sta per raggiungere la ragazza viene attaccato da un individuo bendato, come l'uomo invisibile del vecchio film.
Héctor fugge e trova rifugio in un edificio che ospita un laboratorio. Lì, un professore lo fa immergere in una tinozza piena di liquido, per sfuggire all'attacco del misterioso aggressore. Nell'uscire dal suo nascondiglio, Héctor si rende conto che si trattava di un prototipo di macchina del tempo che ha prodotto un terribile paradosso temporale, perché ora ci sono due versioni di lui che coabitano nello stesso spazio e nello stesso tempo...
La premessa tematica del primo lungometraggio del regista nominato agli Oscar Nacho Vigalondo, Los Cronocrimenes [+leggi anche:
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intervista: Nacho Vigalondo
scheda film], è, come si vede, originale, fantasiosa e audace. Il film è interpretato da Karra Elejalde, Bárbara Goenaga e Vigalondo stesso, e possiede la freschezza, l'aplomb e l'umorismo (un umorismo surreale, naif, metaforico) del suo fortunato cortometraggio 7,35 de la mañana. Los cronocrímenes è un'eccezione nella cinematografia spagnola, perché si avventura in un gioco di scatole cinesi e raggiunge momenti di angoscia quasi esistenziale. Lo fa, mantenendo le distanze, con l'efficacia comica di Multiplicity, il nichilismo di L'esercito delle 12 scimmie, e alcuni elementi tematici di Terminator e della saga Ritorno al futuro. Benché resti umile e molto più "casareccio", il film di Vigalondo utilizza lo stesso viaggio nel tempo come espediente per intrigare il pubblico. E l'impazienza cresce di giorno in giorno, in attesa dell'uscita del film.
Dopo la sua prima proiezione pubblica al Festival di Austin (Texas), dove ha ricevuto la Medaglia d'oro per il miglior film e la Medaglia d'argento del pubblico, Los cronocrímenes ha conquistato anche l'Asteroide d'oro del Festival di Trieste (Italia) ed è stato accolto molto bene dal pubblico e dalla critica ai festival di Sitges e di Sundance. Il film ha convinto Magnolia Pictures, che lo ha comprato per distribuirlo negli Stati Uniti e negli altri paesi anglofoni e per assicurarne le vendite internazionali nel resto del mondo. E' stato già venduto in oltre 20 territori. Inoltre, i diritti per un remake negli Stati Uniti sono stati acquistati dalla United Artists, la società di Paula Wagner e Tom Cruise; quest'ultimo è oggetto dell'interesse della casa di produzione spagnola per il ruolo da protagonista (ma, si sa, le agende delle star sono imprevedibili). In ogni caso, si sa già che parteciperanno al progetto Agnès Mentre (produttrice di La vita è bella di Roberto Benigni e di Fahrenheit 9/11 di Michael Moore) e lo sceneggiatore-regista-produttore Steven Zaillian, premio Oscar per Schindler's List (anche autore diAmerican Gangster di Ridley Scott.