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PRODUZIONE Italia

I Manetti Bros tra regia e produzione

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Autori di oltre cento videoclip, cortometraggi, film e tv-movies (prodotto per il piccolo schermo anche il primo lungo, Torino Boys), i Manetti Bros – al secolo Marco ed Antonio – hanno raccolto nell’ultimo decennio l’eredità del cinema “di genere” italiano.

A tre anni dal successo di Piano 17, giallo low-budget piaciuto molto oltreoceano (e da tempo in odore di remake), e mentre preparano la seconda stagione della fiction L’ispettore Coliandro, i Manetti stanno completando la post-produzione di Cavie. “È il nostro film più libero”, spiegano i due fratelli romani: chiamati a tenere un Master in Acting presso la Scuola di Cinema di Roma, non si sono limitati alle lezioni teoriche, ma hanno voluto mettere gli studenti alla prova.

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E così i dodici allievi, perlopiù esordienti, si sono ritrovati sul set, prima ammanettati nel retro di un camion, e poi alle prese con la lotta per la sopravvivenza nel bel mezzo di un bosco. In un film che, stando alle prime immagini, deve molto alle atmosfere malate di Saw e Hostel, mitigate dall’ironia dell’inglese Severance [+leggi anche:
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Il sangue, ovviamente, scorre a fiumi. A cominciare da quello di due comparse d’eccezione, i registi horror Gabriele Albanesi (Il bosco fuori ) e Gionata Zarantonello (Medley – Brandelli di scuola). “È un progetto nato nel segno dell’esagerazione, spiega Antonio Manetti, non abbiamo dovuto assecondare le esigenze dei distributori”. Anche perché Cavie, una distribuzione, non ce l’ha. Ad oggi è escluso lo sfruttamento theatrical: sono al vaglio ipotesi alternative che potrebbero dirottare il film sul mercato dell’home-video o sul free-download.

La scelta spetterà agli autori, anche produttori del film (budget di appena 5mila euro, troupe in gran parte di studenti) con la loro neonata DarkSide. Fondata insieme all’attore Giampaolo Morelli, la società metterà presto in cantiere il primo vero progetto: “Un lungometraggio dei livornesi Guglielmo Favilla e Alessandro Izzo, che hanno già diretto dei corti horror molto interessanti”, anticipano i Manetti sognando di scoprire nuovi talenti, e far nascere così una factory del gore.

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