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VENEZIA 2008 Settimana della Critica / Norvegia

Le storie fredde di Cold Lunch

di 

"Nessuno vuole restare solo, no?" dice la giovane Heidi parlando al telefono con la madre. Suo marito la maltratta, l'ha abbandonata con un bambino di soli pochi mesi e quando le si riavvicina il suo solo modo di fare l'amore è sodomizzarla brutalmente. Ma nessuno vuole restare solo, no?

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, il titolo d'apertura della Settimana della Critica alla Mostra di Venezia è il sorprendente esordio nel lungometraggio della norvegese Eva Sørhaug, che ha studiato all'Academy of Art College (MFA) di San Francisco, dove ha girato dei corti, e ha frequentato la Scuola Drammatica svedese di Stoccolma, prima di ritornare in patria, dove ha ambientato il film.

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In un intreccio classico ma non scontato, Cold Lunch perlustra in sei capitoli le vite di cinque persone nel corso di 48 ore in un quartiere residenziale di Oslo. Cinque "cold stories" che si sfiorano. La solitudine è il segno che contraddistingue queste esistenze e le unisce: la moglie umiliata e piena di sensi di colpa, il giovane squattrinato che finisce per prostituirsi per poter pagare l'affitto, il portiere di stabile che accudisce la figlia handicappata, la borghese di mezza età che ogni sera si porta a letto un uomo diverso, la giovane segregata in casa per anni dal padre (Ane Dahl Torp, shooting star 2006 e vincitrice di un Premio Amanda per questo film, attrice che ricorda moltissimo la Sissy Spacek degli anni Settanta) che alla morte di questi scopre il mondo, pur rimanendo in perfetto isolamento.

All'apparenza spietato (nessun regista ha mai osato fare una fine così orribile ad un neonato, per opera di feroci gabbiani hitchcockiani) ma venato di umana pietà, Cold Lunch chiude con un ultimo capitolo intitolato "Il Paradiso riconquistato". Forse dall'Inferno si può risalire ma alla solitudine è difficile sfuggire. Il Cinema del Nord affronta ancora temi sociali con sprazzi di paradosso. E per Cold Lunch, uscito in Norvegia nel febbraio scorso e visto da oltre 75.000 spettatori, Eva Sørhaug e il produttore Håkon Øverås di 4 1/2 hanno chiamato lo sceneggiatore Per Schreiner e alcuni tra i migliori attori del momento in Norvegia: Aksel Hennie, Pia Tjelta, Nicolai Cleve Broch, Biørn Floberg, oltre a Ane Dahl Torp.

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