Un duo di prima scelta per The Works International
The Works International punta su due promettenti film belgi per il suo catalogo di vendite internazionali. Mostrato questa settimana a Toronto, e la settimana prossima in Spagna, The Unspoken di Fien Troch, susciterà senza dubbio l'interesse dei festival e dei cinefili europei. Fien Troch si è già fatta notare sulla scena internazionale nel 2005 con il suo primo lungometraggio, Someone Else's Happiness [+leggi anche:
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scheda film]. E', d'altronde, una delle poche registe che ha visto due suoi film selezionati dalla Zabaltegi New Directors Competition del festival di San Sebastian.
Di origine fiamminga, ha scelto di girare la sua seconda opera in francese, dopo aver incontrato all'atelier de la Cinéfondation di Cannes l’attore Bruno Todeschini. Egli incarna, al fianco di Emmanuelle Devos, una coppia la cui figlia adolescente riappare improvvisamente dopo essere scomparsa per 5 anni. Il film è prodotto da Antonino Lombardo per Prime Time (Fiandre), e coprodotto da Versus Production (Vallonia) e Motel Films (Paesi Bassi). Sarà distribuito a inizio 2009 in Belgio da Cinéart.
The Works ha messo mano anche sul secondo film di Erik Van Looy, l’autore del fenomenale successo The Alzheimer Case [+leggi anche:
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scheda film]. Van Looy, dopo qualche anno di pausa in cui ha resistito alle sirene hollywoodiane e si è improvvisato presentatore televisivo, torna con Loft, un thriller a metà tra L’appartemento di Wilder e I soliti sospetti di Singer. Il regista lascia MMG productions, ma resta fedele alla sua produttrice, Hilde De Laere che, per conto della società Woestijnvis, si lancia nella produzione cinematografica dopo il successo in tv.
Il film, dal budget di 3,5 milioni di euro, è stato interamente finanziato nelle Fiandre, con il sostegno del VAF, l'apporto del Tax Shelter, il minimo garantito dal distributore, le pre-vendite in televisione e l'investimento dei produttori. Loft uscirà il 22 ottobre in Belgio. E con un cast che riunisce le migliori star fiamminghe emergenti, non è detto che non raggiunga le vette di De Zaak Alzheimer.
(Tradotto dal francese)
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