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VENEZIA 2008 Concorso

Atmosfere kafkiane nella Nuit di Schroeter

di 

Per la prima volta in corsa per il Leone d’oro (ma frequentatore abituale dei festival internazionali, e vincitore della Berlinale con Palermo oder Wolfsburg), il tedesco Werner Schroeter porta alla Mostra di Venezia con il suo ultimo Nuit de Chien [+leggi anche:
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, confermando la fama di autore controverso, e non per tutti i gusti. In attesa di conoscere il giudizio del pubblico (stasera la proiezione ufficiale), si segnala intanto l’accoglienza piuttosto ostile della stampa.

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“È un’opera sulla violenza, il fallimento, la distruzione”, spiega il regista, che ha adattato con Gilles Taurand l’omonimo racconto dell’uruguaiano Juan Carlos Onetti: per lo sceneggiatore, “un racconto buio, paranoico, che mi ricorda l’universo di Kafka”, e attraverso lo sguardo di Werner “è diventato una sinfonia funebre di grandissima attualità”.

Come il libro, anche il film si svolge tutto in una notte. Al centro della storia, Luis Ossorio Vignale (Pascal Greggory), misterioso personaggio di chirurgo e rivoluzionario tornato a Santa Maria (nome immaginario: strade e architetture sono quelle di Oporto) per cercare la donna che ama: troverà soltanto lo scenario apocalittico di una città dominata dalla violenza, e sconvolta da un conflitto imminente.

L’idea dell’adattamento è del portoghese Paulo Branco, già produttore del precedente film di Schroeter, Deux: “Ho conosciuto l’opera di Onetti su suggerimento di Jean-Luc Godard. Werner è andato oltre ogni mia aspettativa: ha realizzato una trasposizione fedele, che allo stesso tempo trascende l’immaginario dello scrittore”.

L’impianto drammaturgico, infatti, è profondamente personale: e così lo stile, fiammeggiante e barocco come d’abitudine. A lasciare perplesso più di uno spettatore sarà probabilmente l’ostentata teatralità, tra le cifre più riconoscibili – e talvolta affascinati – del cineasta (che in giuria può contare sulla stima del presidente Wim Wenders, tra i suoi più convinti estimatori ai tempi del Junger Deutscher Film).

Recitato in francese da un cast cosmopolita (oltre ai francofoni Bruno Todeschini, Amira Casar, Eric Caravaca, anche interpreti russi e portoghesi che “con i loro accenti testimoniano l’universalità del cinema”, spiega Schroeter), Nuit de Chien è una coproduzione tra Francia (Alfama Films Production), che cura anche le vendite internazionali), Germania (Filmgalerie 451) e Portogallo (Clap Filmes).

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