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VENEZIA 2008 Settimana della Critica

Morte a Venezia (vista da Pinuccio)

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In un festival in cui il minutaggio medio dei film è di 120, suscita curiosità un lungometraggio a "very low budget" della durata di 62 minuti. Pinuccio Lovero - sogno di una morte di mezz'estate è la storia di un quarantenne che sogna da sempre di fare il becchino e viene finalmente assunto per fare il custode del cimitero di un piccolo paese della Puglia. Peccato che non muoia nessuno e le giornate scorrano senza far niente.

Sembrerebbe poco più di una barzelletta. Ma il regista Pippo Mezzapesa, che ha al suo attivo documentari, videoclip musicali e corti (tra cui Come a Cassano, popolarissimo su YouTube) è riuscito a estendere il materiale che sarebbe bastato appena per un cortometraggio e farne un film che racconta il profondo Sud e l'utopia di un piccolo uomo dalle tante speranze, che suona la tromba nella banda del paese, compone strane canzoni, scolpisce lapidi di marmo e aspetta il suo primo funerale. Mezzapesa utilizza gli elementi dalla commedia all'italiana e il pubblico ride, soprattutto delle battute involontarie di Pinuccio sulla morte, dietro le quali si cela la sua filosofia (e quella di tutti): ben venga ma il più tardi possibile, e possibilmente prenda prima qualcun altro.

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