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VENEZIA 2008 Orizzonti / USA-Italia

Rosi sotto il livello del mare

di 

Nato ad Asmara, in Eritrea, doppio passaporto (italiano e statunitense), Gianfranco Rosi è un cineasta cosmopolita non solo all’anagrafe: diplomato alla New York University Film School, vissuto a Istanbul, New York, Roma e Los Angeles, il regista (esordiente, ma solo nel lungo: il suo mediometraggio Boatman è stato applaudito anche al Sundance) ha presentato al Lido – sezione Orizzonti – il suo Below Sea Level.

Il film è il ritratto di un’America lontana dagli stereotipi, indagata attraverso un luogo fisico ai confini del mondo, ma a meno di trecento chilometri da Hollywood: Slab City. Il nome gliel’hanno dato i suoi abitanti, donne e uomini dimenticati dalla società, che si sono inventati un’abitazione di fortuna per eludere le leggi contro l’occupazione del suolo pubblico. Non sono homeless (“Argonauti”, li chiama il regista, che ha vissuto accanto a loro per quattro anni), semplicemente vivono – alcuni per scelta, altri per necessità – in una terra di nessuno, a quaranta metri sotto il livello del mare, senz’acqua né elettricità.

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Aiutato dal montaggio di Jacopo Quadri, Rosi racconta le storie di sette personaggi: Ken, Lily, Mike, Wayne, Carol, Cindy e Sterling. La strada che li ha portati in quest’angolo di deserto californiano è per tutti diversa: c’è chi insegue un ideale di anarchia, e chi vorrebbe tornare al mondo “civile”, chi si è laureato in teologia e chi dopo il Vietnam ha scoperto di sentirsi donna, chi scrive canzoni e chi odia le mosche (“Non capisco perché il giorno del diluvio Dio vi abbia messo sull’Arca”). E poi c’è il deserto, l’ottavo protagonista: che non si limita a far da sfondo, ma – spiega l’autore (anche direttore della fotografia) – “d’estate può uccidere, e di notte inghiotte il mondo”.

Tra i titoli più sorprendenti (e applauditi) della Mostra, Below Sea Level è una coproduzione italo-americana realizzata dallo stesso Rosi con la sua 21oneproductions: in attesa di conoscere il verdetto delle giurie ufficiali, al film sono già stati assegnati il Biografilm Lancia Award e il Premio Doc/it.

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