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LEGISLAZIONE Italia

Letta (Medusa): "Più film con il tax credit"

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"Fare affluire nuove risorse grazie a soggetti terzi porterà a investire e spendere di più nella produzione cinematografica. Come Medusa abbiamo calcolato che quando la norma sarà in vigore, potremo produrre ogni anno uno o due film in più". Giampaolo Letta, amministratore delegato e vicepresidente del gruppo che divide con RaiCinema la quota più consistente del mercato cinematografico italiano, esprime soddisfazione per l’imminente introduzione del tax credit (attualmente al vaglio della Commissione Europea).

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In una dichiarazione al GiornaledelloSpettacolo.it Giampaolo Letta giudica inoltre "molto positivi" i risultati nelle sale dei film italiani presentati alla Mostra di Venezia: "Tutti e quattro i film in concorso hanno trovato il proprio pubblico con, inoltre, l’exploit di Pranzo di Ferragosto [+leggi anche:
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che rappresenta il vero caso di questo festival". Secondo Letta il cinema italiano, a poco più di un mese dall’apertura del Festival di Roma, si trova davanti ad un momento che deve capitalizzare: "Il buon andamento dei nostri film - osserva - è il frutto di un lavoro che abbiamo portato avanti negli ultimi otto anni. Ma la giusta soddisfazione per questi risultati non ci deve fare perdere di vista la situazione del mercato, che propone ancora questioni da risolvere". Che sono quattro, in particolare: "I costi di produzione sono troppo alti. Il numero degli spettatori deve potere ancora crescere, e soprattutto deve aumentare la frequenza media al cinema. Siamo lontani dagli altri paesi europei e dobbiamo continuare a lavorare sull’allungamento della stagione. Medusa ha fatto la sua parte nell’estate 2008 e la faremo anche nel 2009, ripetendo l’esperienza di Un’estate al mare con un altro film che distribuiremo nel giugno o nel luglio dell’anno prossimo”.

Terza questione è quella del rapporto con le televisioni: "Soprattutto con quelle a pagamento che stanno avendo un grandissimo sviluppo e che stanno assumendo un’importanza sempre più centrale nel mercato italiano al punto da insidiare il primato della free tv".

Il quarto nodo da affrontare è la transizione verso il digitale: “Non c’è nessun ritardo né da parte dei distributori, né degli esercenti. Il passaggio al digitale è irrinunciabile, e per farlo in maniera adatta dobbiamo coordinarci non solo tra di noi, ma anche con il sistema cinematografico internazionale. E’ evidente, però – conclude l'ad di Medusa - che nell’arco dei prossimi due o tre anni si arriverà a completare la migrazione verso il digitale”.

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