26/09/2008

Daniel Burman è un regista che negli anni ha viziato il suo pubblico, regalando film dopo film momenti memorabili. Ritorna a San Sebastián, dopo alcuni anni e con un orso d’argento sotto il braccio (El abrazo partido [+leggi anche:
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scheda film]), con una pellicola sul sogno, un universo normalmente associato all’infanzia. Burman invece punta tutto su una coppia di cinquantenni la cui casa rimane vuota dopo la partenza dei figli, dando luogo al fenomeno che gli psicologi definiscono “il nido vuoto”.

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Martha (Cecilia Roth) reagisce percorrendo il cammino della gioventú, e si iscrive all’università. Leonardo (Oscar Martínez), drammaturgo di successo, intraprende un viaggio onirico verso i suoi desideri proibiti, realizzandone alcuni. Sullo sfondo della scenografia psicoanalitica tipica delle commedie argentine, Burman ritratta un dramma dal sorriso amaro sulla vita dopo i cinquanta.

Realizzato in co-produzione creativa tra Argentina e Spagna, El Nido vacío é stato finanziato dall’Incaa (Argentina), l’Icaa (Spagna) e il Programma Ibermedia. Le aziende produttrici BD Cine srl e Wanda hanno affidato le vendite internazionali a Bavaria, forti dei successi commerciali dei film precedenti del regista a livello mondiale. El nido vacio non si può definire come il miglior sforzo artistico del regista argentino, però segna di sicuro una tappa importante nel cammino di sperimentazione visiva e psicologica iniziato nel 1997 con Un Cristantemo estalla en Cincoespinas, selezionato nella sezione Panorama della Berlinale.