Opere prime e seconde in vetrina a Reykjavik
di Annika Pham
La quinta edizione del Reykjavik International Film Festival, che si è aperta nella capitale islandese il 26 settembre, propone 14 opere prime e seconde in corsa per il Premio Discovery (Golden Puffin), che sarà assegnato domenica dal Presidente della Giuria, l'attore e regista Baltasar Kormákur.
Tra i titoli in concorso ci sono Home [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Thierry Spicher
intervista: Ursula Meier
scheda film] di Ursula Meier, Birdsong di Albert Serra e Cold Lunch [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] di Eva Sørhaug. Diciannove film da tutto il mondo sono invece inseriti nel programma Open Sea, e fra questi il fresco vincitore di San Sebastian Pandora's Box [+leggi anche:
trailer
scheda film] (Turchia), O'Horten [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] (Norvegia), il trionfatore di Karlovy Vary Terribly Happy [+leggi anche:
trailer
scheda film] (Danimarca), Revanche [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Götz Spielmann
scheda film] (Austria) e A Country Teacher [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Bohdan Slama
scheda film] (Repubblica Ceca).
Il festival prevede inoltre un tributo a Costa Gavras, un focus sul cinema argentino, dibattiti su ambiente, donne nordiche nel cinema e musica nei film. Data l'influenza e la fama mondiale di artisti locali come Björk e Sigur Rós, l'intera giornata di giovedì sarà dedicata ai documentari musicali, alla vendita e al marketing delle colonne sonore e alle questioni legali inerenti alla musica nei film, mentre venerdì si terrà un mini-mercato.
Il terzo RIFF Transatlantic Talent Campus (2-5 ottobre) offrirà a filmmaker emergenti l'opportunità di incontrare nomi affermati nell'industria come l'attrice /regista danese Paprika Steen, il documentarista finlandese Arto Halonen, lo scrittore francese Philippe Claudel ed il filmmaker islandese Dagur Kári.
(Tradotto dall'inglese)