Albakiara, favola cattiva sugli adolescenti di oggi
Esordio nel lungometraggio per Stefano Salvati, premiato autore di videoclip: il suo Albakiara, spiega, “nasce da un’intuizione: due anni fa, intervistando alcuni adolescenti, ho capito che cominciavano ad accadere fatti strani nelle scuole, nelle discoteche: storie incredibili, di bidelli spacciatori e dodicenni cocainomani”.
Altro che Il tempo delle mele, citato ironicamente nel finale: il film, che deve il titolo ad una celebre canzone del rocker Vasco Rossi (presente in colonna sonora con otto motivi, che si sommano alle musiche originali del suo storico collaboratore Gaetano Curreri), parla di una gioventù allo sbando, tra droghe e pornografia.
Il contrario di quanto si vede nelle commedie adolescenziali italiane delle ultime stagioni: “I ragazzi di Tre metri sopra il cielo e Notte prima degli esami non esistono”, continua il regista (anche sceneggiatore insieme allo scrittore Carlo Lucarelli), “la mia è una favola cattiva, una provocazione”.
Tra noir e pulp, erotismo e commedia, il film adotta “linguaggio e tecniche da videoclip” e si affida – oltre che ad un cast di comprimari adulti (Alessandro Haber, Ivano Marescotti, Vito, Raz Degan) – a due giovani protagonisti: l’esordiente Laura Gigante e il più esperto Davide Rossi, figlio di Vasco, dj nella vita come nel film, notato già in altri spaccati di gioventù problematica (Sopra e sotto il ponte).
Prodotto da Albachiara, PixelDNA e Peace, in associazione con Rai Cinema, Pixit e Dolcevita Productions, Albakiara uscirà il prossimo 24 ottobre, vietato ai minori di 14 anni e distribuito in 400 copie da Mikado.
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