A Bolzano c’è un festival che “si fa in quattro”
Prosegue fino al prossimo 25 ottobre il 4 Film Festival di Bolzano: giunto alla seconda edizione, l’evento (che si è aperto venerdì scorso con Verkaufte Heimat di Karin Brandauer) è nato due anni fa dall’incontro di quattro appuntamenti autonomi ed originali.
Tre i festival competitivi che compongono il programma: Borderlands – Terre di Confine, dedicato al dialogo che anima i luoghi di frontiera (e che quindi trova nel capoluogo altoatesino una sede ideale); Rimusicazioni, che si appresta a festeggiare il decennale e propone classici del muto accompagnati da partiture inedite; e ShortLand, vetrina sui corti del Trentino Alto Adige (ma con occhio attento anche ad altre realtà geografiche, come dimostra la collaborazione con il festival Arcipelago di Roma).
Accanto alle proiezioni più attese (su tutte il focus sul Tibet,
l’anteprima italiana di Beket [+leggi anche:
trailer
scheda film], il film di Davide Manuli
premiato dalla Fipresci all’ultimo Festival di Locarno, il
documentario Antigone e l’impero di Lucrezia Le Moli, sulla
crisi della democrazia, prodotto da Rai Cinema), da segnalare la
sezione non competitiva “IndieLand”, incentrata quest’anno sulla
“linea lombarda” del cinema italiano, che punta l’attenzione su una
nuova generazione di filmmakers milanesi.
In rassegna titoli come l’ancora inedito Diari di Attilio Azzola (vincitore del Grand Prix Ecrans Juniors a Cannes), e nomi come Federico Rizzo e Marina Spada, che presenteranno le prime anticipazioni dei loro prossimi film, tuttora in lavorazione, Fuga dal call center e Poesia che mi guardi.
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