Orange lancia cinque canali cinema
L'operatore delle telecomunicazioni Orange ha lanciato oggi un bouquet di cinque canali di cinema e serie tv. Con un supplemento di 12 euro al mese, gli abbonati triple-play (Internet, telefono e televisione via Adsl) potranno accedere a cinque diversi tipi di programmi, dai film di successo a quelli per famiglie, passando per i film d'azione, i lungometraggi indipendenti e i grandi classici.
In assenza di un accordo tra Orange e le organizzazioni professionali del cinema, il Consiglio superiore dell'audiovisivo (CSA) ha fissato alcuni obblighi d'investimento per Orange, tra cui i minimi garantiti per l'acquisizione dei diritti di diffusione delle opere cinematografiche francesi ed europee. Secondo il CSA, questi "aumenteranno progressivamente per raggiungere i 3,12 euro al mese per abbonato per le opere europee, e i 2,64 euro al mese per abbonato per le opere francesi, con un numero di abbonati che salirà a 3 milioni". Per quanto riguarda la clausola di diversità, Orange dovrà destinare almeno il 20 % del suo obbligo d'acquisto di film francesi a opere dal budget inferiore o pari a 5,35 M€.
La convenzione ha già provocato le reazioni dell'ARP (Società civile degli Autori Registi Produttori), secondo la quale questi minimi garantiti per abbonato non prendono in considerazione la specificità di Orange. Il "primo gruppo francese delle telecomunicazioni propone il suo bouquet su ADSL solo ai propri clienti triple-play, sistema piuttosto insolito per attirare clienti" e "ha rifiutato di partecipare, con una percentuale del suo fatturato, al finanziamento della creazione cinematografica". Oltre a questo, l’ARP reclama "l'istituzione di una percentuale su tutti i nuovi abbonamenti triple-play a partire dal 13 novembre", considerando che l'offerta Orange Cinéma Séries contribuirà ad attirare nuovi clienti.
Altre richieste dell'ARP: "una garanzia di investimento nella creazione cinematografica calcolata non sul fatturato di Orange Cinéma Séries, ma sul suo budget programmatico, e una revisione della clausola di diversità, al fine di scongiurare ogni tentazione da parte di Orange Cinéma Séries di concentrare i suoi investimenti esclusivamente sulle grosse produzioni". Senza un riesame della convenzione, l’ARP, che si appella al CSA e al ministro della Cultura, afferma che il cinema non sarà per Orange "che uno specchio per le allodole e i suoi canali tv una succursale di due major americane, HBO per le serie tv e Warner per il cinema".
(Tradotto dal francese)
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