18/11/2008

La seconda edizione dell'Estoril Film Festival (14-23 novembre) offre al suo pubblico una selezione cinematografica ricca di anteprime europee ma anche un interessante programma di incontri paralleli alle proiezioni.

A cominciare della tavola rotonda “Active Critism”, organizzata in collaborazione con i Cahiers du Cinéma: un'analisi profonda e variegata sul ruolo della critica professionista nella stampa contemporanea, fatta di blog, forum, “critica partecipativa” o, parafrasando la medicina, “critica generalista”. Cos'è la critica quindi, come sta cambiando, come può influenzare o meno un film e quali sono i suoi ostacoli. Il meeting, animato da Jean-Michel Frodon, direttore dei Cahiers, si è tenuto sabato 15 novembre ed ha visto la partecipazione delle più importanti personalità della critica europea, come il direttore della Cinémathèque Française Serge Toubiana, Jordi Costa de El Pais, Paolo Mereghetti del Corriere della Sera, Enrico Ghezzi, Jonathan Romney, Peter Vonbagh, João Lopes.

Numerosi poi sono qui ad Estoril gli incontri con registi e attori (da Stephen Frears a Louis Garrel, da Michael Pitt a Valeria Bruni Tedeschi) che, accompagnati dal direttore del festival Paulo Branco, quotidianamente affrontano il pubblico, tra una proiezione e l'altra. Questa sera sarà il turno di Paul Auster (membro della giuria del festival), mentre è iniziata ieri la due giorni dedicata ad alcune tra le più importanti scuole di cinema europee, come la parigina Femis, la London Film School, la FAMU di Praga e altre ancora.

Un festival giovane, ricco di anteprime e di invitati illustri, che purtroppo non riesce ad attirare un pubblico numeroso a causa della sua posizione sfavorevole, ad una ventina di chilometri da Lisbona, e ad una pubblicità limitata. La possibilità di vedere riuniti autori, produttori, distributori e attori in un unico evento è una cosa più unica che rara in Portogallo, e ci auguriamo che i cinefili portoghesi vincano la pigrizia e vengano a vedere cosa accade fuori dalla capitale.