Inthierryview, tributo a Van Werveke
L'attore lussemburghese Thierry van Werveke, uno dei caratteristi più noti del cinema europeo, viene celebrato nel nuovo documentario InThierryView. Il film, diretto da Andy Bausch, uscirà oggi nel Granducato.
Bausch, che scoprì van Werveke (allora sconosciuto) nel 1979, nel bar dove lavorava, e che da allora ha girato con lui tutti i suoi progetti, propone in questa pellicola uno sguardo caleidoscopico all'attore utilizzando materiali vecchi e nuovi.
Il film mischia un'interviste recente realizzata per il film, materiali d'archivio ed estratti dalla lunghissima filmografia dell'attore 50enne (oltre 80 titoli), montaggi casalinghi delle sue performance a teatro e con un gruppo rock, in un ritratti anomalo e interessante non soltanto della sua carriera, ma anche della sua vivacissima vita privata.
Bausch, Van Werveke stesso e molti altri personaggi intervistati — fra i quali Til Schweiger, Moritz Bleibtreu, Michael Haneke e Sascha Ley — non hanno paura ad affrontare temi scomodi come i suoi problemi di alcol e droga. Poiché il documentario è stato realizzato dopo l'insorgere di un problema di salute, restituisce assai bene un clima di nostalgia e urgenza professionale.
Aldilà del grande cuore e di una imponente presenza fisica, i suoi eccessi sono parte di ciò che lo ha reso un'icona in un paese piuttosto tranquillo. Van Werveke non ha mai abbandonato la sua attitudine alla ribellione, e molti dei suoi film, fra i quali l'hit cult Troublemaker, hanno contribuito a questa immagine. E l'affetto che il Lussemburgo gli tributa è ben visibile nel suo nomignolo: "il Thierry nazionale" — una sorta di patrimonio locale.
Inthierryview è stato prodotto da Paul Thiltges per PTD, che si occupa anche della distribuzione.
(Tradotto dall'inglese)
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