email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL Spagna

Gijón: la vita di Rabadán sul grande schermo

di 

Spagna, 1994: Andrés Rabadán, diciannovenne, uccide il padre con una balestra prima di consegnarsi alla polizia. Gli viene diagnosticata una forma di schizofrenia, e viene condannato a 20 anni di carcere.

In prigione, la sua vita è ricominciata da capo: si è sposato, ha pubblicato due libri, ha iniziato a dipingere e ad esibire i suoi lavori. E ha scritto Las dos vidas de Andrés Rabadán, debutto alla regia di Ventura Durall (leggi news), presentato fuori concorso oggi al Gijón Film Festival.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Durall, noto in passato come documentarista, si era interessato alla storia di Rabadán dopo aver visto una sua mostra. "Le sue opere mi hanno commosso, e [alla fine] l'ho incontrato in prigione", ha dichiarato. "Ero molto colpito, volevo capire come una persona potesse fare una cosa del genere". L'idea del film è nata subito dopo, e Rabadán è stato coinvolto nel processo creativo.

Il risultato è un film che cerca in tutti i modi di evitare giustificazioni per le azioni di Rabadán, per contestualizzarle invece nell'ambiente familiare. E si pone domande sul sistema carcerario, portando il dibattito sulla sfera pubblica.

Tra presente e passato — con l'introduzione di scene immaginarie come unica via di fuga da una realtà soffocante — il regista non cede alle tentazioni del melò familiare, e chiede — ottenendole — intense performance dal suo cast.

Rabadán è interpretato dall'attore catalano Álex Brendemühl (Las horas del dia, Yo), che, pur non essendo un fan del biopic, ha dichiarato che il ruolo è "uno dei più ambigui e sfaccettati… che io abbia mai interpretato".

La preparazione è stata intensa, come aggiunge Brendemühl: "Ho letto il libro, e ho parlato con lui molte volte. Mi sembrava una persona piacevole, e questa è una delle questioni che ci poniamo nel film: è lui o non è lui?".

Oltre a Las dos vidas de Andrés Rabadán — che sarà distribuito nei prossimi mesi dalla sua casa di produzione, Nanouk Films — Durall ha diretto anche un documentario su Rabadán, El perdon, che sarà trasmesso in televisione in parallelo all'uscita del film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy