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USCITE Italia

Ari Folman: “Giocano alla guerra come fosse una partita a scacchi”

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È critico sia con il suo governo che con i palestinesi il regista israeliano Ari Folman, a Roma per presentare Valzer con Bashir [+leggi anche:
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: “Si gioca alla guerra come io gioco agli scacchi”, dice riguardo ai combattimenti di questi giorni a Gaza. “Non c'è da parte di chi detiene le armi nessuna sensibilità verso le sofferenze umane, verso il dolore”.

Folman sa di cosa parla. Nel febbraio 1982, diciottenne, era uno dei soldati agli ordini di Sharon che assistettero senza intervenire al massacro di Sabra e Chatila. Un trauma che ha superato proprio con la realizzazione dell'acclamato docu-drama d'animazione (l'illustratore è David Polonsky) che esce domani nelle sale italiane con Lucky Red. “Dopo qualche seduta di psicanalisi ho capito che era venuto il momento di raccontare attraverso un film, il modo migliore per pacificarsi finalmente con quel giovane soldato dal quale ero rimasto scollegato per tanti anni”.

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“Ho raccontato la guerra in Libano come l'ho vissuta, dal mio punto di vista. I soldati israeliani non parteciparono al massacro, nessuno di noi sparò. Ma il governo certo sapeva”. Coprodotto dalla francese Le Films d'Ici e dalla tedesca Razor Film, il film è stato finanziato dal governo di Gerusalemme ed è stato indicato come candidato all'Oscar. “Come ex combattente appartengo all'establishment e anche se si critica l’operato del Governo dell’epoca il film è stato ben accolto in Israele”.

Un ruolo preminente nel film è giocato dalla colonna sonora originale del compositore britannico Max Richter. “Lo ascoltavo mentre scrivevo la sceneggiatura. Una musica melanconica che mescola classica ed elettronica. Richter ha composto la musica del film basandosi sul cosiddetto videoboard, perché volevo che gli animatori avessero la colonna sonora nelle orecchie mentre animavano il mio film”.

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