IFFR: Last Conversation, conversazione in Jaguar
È stato presentato in anteprima al Rotterdam Film Festival, ormai prossimo alla conclusione, il debutto alla regia di Noud Heerkens, Last Conversation. Il film è girato in piano sequenza con 25 macchine da presa posizionate fuori da un'automobile.
Resta un mistero sul perché un film così innovativo da un punto di vista formale e ottimamente recitato non sia stato inserito in Bright Future: Concorso Tiger quest'anno (non ci sono infatti pellicole olandesi in concorso).
La 47enne regina del cinema olandese, l'attrice Johanna ter Steege — nota per il ruolo in The Vanishing di George Sluizer, premiato con l'EFA — è Anne, protagonista di un film imperniato su un'unica conversazione telefonica dentro e fuori la sua Jaguar XJS.
Anne, donna di Bruxelles, riceve una chiamata da un uomo (sposato) che l'ha appena mollata, e mentre parla con lui guida fra i paesaggi del Belgio orientale.
Il virtuosismo della sceneggiatura, scritta dal regista e Jacqueline Eskamp, è che la conversazione (a senso unico, l'altra voce è smorzata) è sia una sorta di mystery — le parti importanti del dialogo sono assenti — che l'intrigante occasione per concentrarsi soltanto su un personaggio e un lato della storia.
Nonostante il film sia girato in unico piano sequenza, con ter Steege alla guida dell'auto, le 25 macchine da presa ed il montaggio fluido di Merel Notten rendono la narrazione scorrevole, ben lontana dalla mera trovata ad effetto.
Il film è stato prodotto da Holland Harbour Productions col sostegno del Dutch Film Fund, ed uscirà nei Paesi Bassi a settembre per Filmmuseum Distributie.
(Tradotto dall'inglese)
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