02/02/2009

Due pellicole presentate alla Settimana del cinema ungherese, attualmente in corso di svolgimento, hanno offerto visioni di un mondo distopico stranamente simile al nostro.

1 di Pater Sparrow, dà vita ad una situazione borgesiana: in una libreria nota per i suoi libri rari, l'apparizione di un uomo misterioso coincide con l'improvvisa comparsa di un immenso numero di copie di un libro chiamato 1, che lo riempiono completamente. Il volume contiene la descrizione di ciò che accade all'intera umanità in un minuto.

Il racconto, visivamente sontuoso — il regista ne è anche production designer — viene definito all'inizio come "immaginazione sperimentale", in riferimento al concetto di psicologia che spiega come le immagini nel cervello possano essere richiamate in relazione ad altre immagini, o essere combinate insieme per crearne di nuove. L'inclusione nel film di materiali d'archivio del cinema degli esordi e degli ultimi anni viene così spiegata.

1 è stato prodotto da Honeymood Films in co-produzione con Ozumi Films, Cameofilm Laokoon Filmgroup, Moviebar Productions e Visionteam, ed il sostegno di Magyar Televizio e del Ministero della Cultura ungherese.

Transmission di Roland Vranik è ambientato in una città costiera (elemento assai inusuale, data la posizione geografica dell'Ungheria) e mostra un mondo nel quale monitor e schermi non funzionano più. L'elettricità viene prodotta soltanto da generatori, poiché anche gli impianti energetici dipendono da monitor. In questo mondo, la gente scompare, alcune persone vengono spostate, altre ancora restano immobili.

Il film non si affida al production design e al lavoro di post-produzione come 1, ma l'immagine è ugualmente sontuosa, anche se minimale. Il regista del particolare Black Brush torna qui a mostrare la sua passione per l'insolito.

Transmission è stato prodotto da Filmpartners, in co-produzione con Laokoon Filmgroup e MTM-SBS television, ed il supporto del Ministero della Cultura ungherese.

(Tradotto dall'inglese)