Europe Distribution contro il modello VPF
di Cineuropa
Europe Distribution (ED) ha espresso la sua preoccupazione sull'attuale passaggio al digitale nel mercato cinematografico, con una riflessione sulle sfide e sui risultati potenziali degli equipaggiamenti digitali diffusi nelle sale europee.
Secondo il network di oltre 60 distributori indipendenti europei, il modello di business dominante nel nostro continente è largamente influenzato dal Modello Virtual Print Free (VPF), implementato dalle major americane e spesso non adeguato ai bisogni dei distributori indipendenti e degli esercenti europei. "Attualmente non abbiamo modelli finanziari VPF fattibili", ha dichiarato l'ED in un annuncio.
Adatto ai multiplex di grandi centri urbani e disegnato per le grandi uscite, il modello VPF potrebbe generare un aumento di costi, avere un impatto negativo sulla circolazione dei film e compromettere la diversità dell'esercizio, della produzione e della distribuzione indipendente. Un rischio ulteriore è che questo modello potrebbe andare ad occupare una posizione dominante sul mercato, e richiedere la regolamentazione del mercato.
Nonostante la difficoltà nel creare un modello pan-europeo per finanziare l'equipaggiamento digitale delle sale, ED utilizzerà la sua posizione per facilitare i contatti e gli scambi di best-practice, e agire come portavoce per le autorità locali europee.
(Tradotto dall'inglese)
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