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BERLINALE 2009 Concorso / Regno Unito

Rage, la rabbia à la mode di Sally Potter

di 

Sally Potter, da molti considerata autrice iconoclasta, presenta il suo ultimo film, Rage [+leggi anche:
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, in concorso al Festival di Berlino. La pellicola, una coproduzione tra Inghilterra e Stati Uniti, è una spettacolare e mordace rappresentazione del mondo della moda a New York che tenta di guardare al di là dei sarti d'alta classe e i loro manichini.

Rage è un giallo nel quale tutto ciò che è rilevante per la vicenda avviene fuori campo mentre i protagonisti si rivolgono direttamente alla macchina da presa per raccontare le loro storie. Persino Michelangelo, un blogger che registra le confessioni con il telefonino, rimane un personaggio senza volto né voce.

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Il film è stato preceduto da vari pettegolezzi prima dell'arrivo a Berlino sulla base di una foto di Jude Law vestito come il suo personaggio Minx, sfacciato top model che vede due dei suoi maggiori antagonisti morire in due differenti incidenti. Ma Law non è il solo nome altisonante del cast formato anche da Dianne Wiest, Judi Dench e Steve Buscemi.

Potter, mai restia provare qualcosa di nuovo, ha girato tra Londra e New York usando solo un attore davanti ad uno schermo verde e un fonico mentre lei stava dietro alla camera. “L'ho vista come una celebrazione del cinema povero; usare il minimo indispensabile significa concentrarsi sul testo e l'interpretazione, un ritorno agli elementi di base della narrazione, esplorando i paesaggi umani. È stato il film con il budget più basso che ho mai fatto”, ha raccontato la regista.

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(Tradotto dall'inglese)

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