Buone speranze di restare in Media
A marzo, l'accordo sulla partecipazione della Svizzera al programma Media (leggi la news) sarà discusso in Parlamento. Le cose si sono complicate per i professionisti svizzeri del cinema in coincidenza con la negoziazione del rinnovo dell'adesione della Svizzera al nuovo programma Media 2007-2011. L’Unione europea aveva infatti preteso che la Svizzera riconoscesse il cosiddetto principio "del paese d'origine" sulla libera ricezione e diffusione di trasmissioni televisive, comprese le pubblicità riguardanti politica, religione e alcolici. La legge svizzera sulla radiotelevisione li vieta. Fanno eccezione solo la birra e il vino, ma solo per le reti regionali.
Dopo aver ottenuto dal Parlamento un prolungamento di due anni della partecipazione al programma Media, il Consiglio federale è arrivato a un compromesso affinché l'accordo con Media venga raggiunto. La prima manche si giocherà il 17 marzo, la seconda a giugno. E le possibilità di successo sono maggiori oggi rispetto a qualche mese fa.
Dai lavori delle numerose commissioni federali che si sono occupate della questione è emerso che nessuno contestava l'adesione al programma Media 2007-2011, è questo è già di buon auspicio. Riguardo alle pubblicità vietate dalle reti straniere, in particolare quelle di alcolici, i pareri sono nettamente più divisi: le lobby più virtuose hanno fatto il loro lavoro.
Ma alla fine poco importa: per imporre norme più severe sulla pubblicità, la Svizzera può chiedere una conciliazione nel caso in cui gli Stati emittenti violino i divieti svizzeri. L’Ue non pretende che la Svizzera modifichi la sua legge sulla radiotelevisione a tal proposito, ma soltanto di riconoscere la legislazione del Paese emittente. Cosicché anche se il Parlamento dovesse optare per il divieto totale della pubblicità di alcolici, compresa quella straniera, questa decisione non avrebbe conseguenze sul rinnovo della partecipazione della Svizzera al programma Media.
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.