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FESTIVAL Svizzera

I diritti umani in scena a Ginevra

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Con padrini del calibro di Robert Badinter, Amos Gitaï, Barbara Hendricks, William Hurt, Ken Loach e Jorge Semprun, il 7mo Festival del cinema e Forum internazionale sui diritti umani (FIFDH) apre le porte dal 6 al 15 marzo a Ginevra. La manifestazione, diretta dal suo creatore Léo Kaneman, si articola intorno al concetto Un film, un soggetto, un dibattito.

"Oggi il mondo è un tale caos che il Festival deve, suo malgrado, gerarchizzare e quindi scegliere. Una vita non basterebbe per denunciare tutte le ingiustizie e le violazioni, noi invece abbiamo solo dieci giorni", spiega Léo Kaneman. Dieci giorni durante i quali il pubblico potrà scoprire qualcosa in più sull'indipendenza della Georgia, il conflitto etnico in Bosnia, la strumentalizzazione dell'integralismo da parte del potere algerino e la discriminazione delle donne.

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Tra i trenta documentari e grandi reportage selezionati, sono da citare Géorgie, le châtiment di Nino Kirtadze, Mostar United di Claudia Tosi, Haqiqa la vérité di Anne Amzallag e Afghanistan, le choix des femmes di Hadja Lahbib.

Composta dall'ex alto commissario dell'ONU per i diritti umani Louise Arbour, dai registi Mathieu Kassovitz e Idrissa Ouédraogo, dalla giornalista Florence Aubenas e dallo scrittore Slimane Benaïssa, la giuria dovrà assegnare il Gran Premio FIFDH a un documentario. Saranno attribuiti inoltre il Gran Premio dell'Organizzazione mondiale contro la tortura e un Premio dei giovani.

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(Tradotto dal francese)

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