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FILM Italia

Diverso da chi?, l'amore al tempo della politica

di 

Lui (Luca Argentero), gay dichiarato e sostenitore dei diritti dei “diversi”, è il candidato sindaco di centro-sinistra in una cittadina del Nord-Est italiano (location Udine) in cui il sindaco in carica leghista fa erigere muri anti-spacciatori extracomunitari (come è accaduto nella realtà a Padova). Lei (Claudia Gerini) è una moderata tutta famiglia e valori (ma divorziata per sua impotentia generandi), detta “la furia centrista”, che si ritrova ad affiancare lui nella corsa alla poltrona di vicesindaco.

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, commedia d'esordio di Umberto Carteni prodotta da Cattleya e distribuita in oltre 300 copie da venerdì 20 marzo da Universal Pictures, sembra una fotografia dai colori tenui della situazione politica attuale: una formazione politica dilaniata dalle insanabili contraddizioni interne i cui dirigenti inseguono le idee reazionarie della formazione opposta mentre i leader titubanti perseguono ideali messi in minoranza dagli elettori. Con lo scorrere dei fotogrammi t'accorgi però che il film parla d'amore, con la nobile intenzione di affrontare cliché e pregiudizi. Lui (un personaggio che si ispira inizialmente all'attuale governatore della Regione Puglia Niki Vendola, gay e comunista) sembra innamorarsi e finisce a letto con lei (pura fantascienza?), sebbene abbia un rapporto stabile con Remo (Filippo Nigro). Lei rivede le proprie convinzioni politiche. Lui fugge, inorridito dalla propria “deviazione perversa”. Remo propone una famiglia allargata con bimbo dotato di due papà.

Tutto scorre con brio e intelligenza, nei canali di una sceneggiatura esperta, ed il pubblico non mancherà di apprezzare battute (ottima quella su Barack Obama), situazioni ed interpretazioni. Il collaudatissimo sceneggiatore Fabio Bonifacci per scrivere una commedia sulle forme che la famiglia va prendendo nonostante il Vaticano, ha però sentito il bisogno di consultarsi con il leader dei GLB (gay, lesbian, bisexual) Franco Grillini mentre il produttore sottolinea che il film ha ricevuto l'approvazione delle associazioni gay e dell'esigente Centro Cattolico Cinematografico. Qualcosa che somiglia alla politica buonista del “ma anche” di Water Veltroni. La necessità di non offendere nessuno. Ma l'ecumenismo notoriamente non graffia, non ha nulla in comune con la satira, quella forma d'arte che non bada tanto al politically correct e guarda solo al risultato con indipendenza e sana cattiveria.

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